martedì, novembre 28, 2006
SHERPA: GUIDE O PORTATORI DI ALTA QUOTA INGAGGIATI PER LE SPEDIZIONI HIMALAYANE
Oggi ho un dente in meno: via il dente, via tanto dolore! Da oggi mi si prospetta un nuovo mondo... e il mio oroscopo di oggi è proprio fedele, fedele...
"Non solo non possiamo sapere se siamo sulla soglia di una nuova Età dell'Oro o sull'orlo di un cataclisma globale che distruggerà la nostra civiltà: non è neanche detto che siamo su una soglia", ha detto Edward Cornish, presidente della World Future Society. Scommetto che in quest'anno hai coltivato fantasie simili sul tuo destino personale, Sagittario. A volte ti sarà sembrato di stare in bilico sull'orlo di un abisso sulfureo e a un passo dal sentiero dorato per il paradiso. Alla faccia delle emozioni contrastanti! Ma adesso quel folle capitolo della tua vita sta per concludersi. Non inalerai più le disgustose esalazioni dell'inferno, perché hai ottenuto una scorta che ti guiderà verso il sentiero dorato. (4) commenti
Oggi ho un dente in meno: via il dente, via tanto dolore! Da oggi mi si prospetta un nuovo mondo... e il mio oroscopo di oggi è proprio fedele, fedele...
"Non solo non possiamo sapere se siamo sulla soglia di una nuova Età dell'Oro o sull'orlo di un cataclisma globale che distruggerà la nostra civiltà: non è neanche detto che siamo su una soglia", ha detto Edward Cornish, presidente della World Future Society. Scommetto che in quest'anno hai coltivato fantasie simili sul tuo destino personale, Sagittario. A volte ti sarà sembrato di stare in bilico sull'orlo di un abisso sulfureo e a un passo dal sentiero dorato per il paradiso. Alla faccia delle emozioni contrastanti! Ma adesso quel folle capitolo della tua vita sta per concludersi. Non inalerai più le disgustose esalazioni dell'inferno, perché hai ottenuto una scorta che ti guiderà verso il sentiero dorato. (4) commenti
venerdì, novembre 24, 2006
QUASI 30
Oggi sono 29 e il primo pensiero appena ho aperto gli occhi è andato a mia nonna, che mi telefonava alle 7.30 di mattina per essere in tempo a farmi gli auguri prima che uscissi di casa per andare a scuola. Trillava il telefono, rispondevo e sentivo dall’altra parte una voce squillante che diceva “aaaaaaaaaa, ma chérie! OGURIIIII”. Mia nonna era belga e non parlava italiano, ma sapeva dire benissimo “auguri” alla sua maniera. Mi manca molto. (5) commenti
Oggi sono 29 e il primo pensiero appena ho aperto gli occhi è andato a mia nonna, che mi telefonava alle 7.30 di mattina per essere in tempo a farmi gli auguri prima che uscissi di casa per andare a scuola. Trillava il telefono, rispondevo e sentivo dall’altra parte una voce squillante che diceva “aaaaaaaaaa, ma chérie! OGURIIIII”. Mia nonna era belga e non parlava italiano, ma sapeva dire benissimo “auguri” alla sua maniera. Mi manca molto. (5) commenti
mercoledì, novembre 22, 2006
ART.1: L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, FONDATA SUL LAVORO
Ho passato 4 giorni chiusa in casa con la febbre. L’ultimo giorno stavo bene e avevo deciso di tornare al lavoro… non posso! Non posso perché nel certificato medico c’è scritto che devo stare a casa 5 giorni. Ma quando una persona diventa dipendente a tempo indeterminato, significa che è in semi-libertà vigilata e che non può fare più quello che vuole della propria vita?! Da quando sono assunta devo sempre dare una giustificazione su cosa faccio, dove, come, con chi, perché, etc.
Devo stare a casa quanto dice il medico (che mi ha visto 5 giorni fa) e se dici di stare bene, devi tornare dal medico per farti certificare che stai bene. Devi segnare le ore di lavoro che fai, ma massimo 48 alla settimana, perché se ne fai di più allora sei fuori legge, quindi, il mio problema oggi è che lavoro troppo e quindi ci si deve assicurare che non mi possa mai rivalere delle ore che faccio in più e ogni giorno devo firmare un foglio all’ora X così le ore che faccio in più sono volontariato! Certo, una portavoce di un ministro che fa volontariato! Come se il mio lavoro fosse quantificabile a ore. Tutto perché? Perché sono matti! Perché il contratto ce l’ho con uno, ma lavoro per l’altro senza nessuna carta che dica che posso lavorare per l’altro. In più, se me ne voglio andare, devo dare 60 giorni di preavviso, ma perché? Se io non voglio più lavorare in un posto perché magari mi ci trovo male, perché devo starci ancora 60 giorni dove sicuramente, sapendo che me ne vado, me ne fanno di tutti i colori? Sono matti!
Ma i più matti di tutti sono quelli che fanno queste leggi assurde! Ma perché non può esserci la responsabilità del singolo?! Perché una persona si deve sentire minacciata in continuazione da orari di lavoro, malattia, presenza, straordinari? È proprio su questo che si gioca con il mobbing e l’unica soluzione sarebbe quella di rendere il licenziamento libero: se una persona produce, il datore di lavoro non ha alcun interesse a mandarlo via. Ci vuole la responsabilizzazione del lavoratore, così le cose funzionerebbero, perché i taciti accordi, i rapporti flessibili, non vanno bene, arriva sempre il momento in cui si rompe qualcosa e si deve stare alle regole, tutte, e stare a tutte le regole è uno stress infinito! (1) commenti
Ho passato 4 giorni chiusa in casa con la febbre. L’ultimo giorno stavo bene e avevo deciso di tornare al lavoro… non posso! Non posso perché nel certificato medico c’è scritto che devo stare a casa 5 giorni. Ma quando una persona diventa dipendente a tempo indeterminato, significa che è in semi-libertà vigilata e che non può fare più quello che vuole della propria vita?! Da quando sono assunta devo sempre dare una giustificazione su cosa faccio, dove, come, con chi, perché, etc.
Devo stare a casa quanto dice il medico (che mi ha visto 5 giorni fa) e se dici di stare bene, devi tornare dal medico per farti certificare che stai bene. Devi segnare le ore di lavoro che fai, ma massimo 48 alla settimana, perché se ne fai di più allora sei fuori legge, quindi, il mio problema oggi è che lavoro troppo e quindi ci si deve assicurare che non mi possa mai rivalere delle ore che faccio in più e ogni giorno devo firmare un foglio all’ora X così le ore che faccio in più sono volontariato! Certo, una portavoce di un ministro che fa volontariato! Come se il mio lavoro fosse quantificabile a ore. Tutto perché? Perché sono matti! Perché il contratto ce l’ho con uno, ma lavoro per l’altro senza nessuna carta che dica che posso lavorare per l’altro. In più, se me ne voglio andare, devo dare 60 giorni di preavviso, ma perché? Se io non voglio più lavorare in un posto perché magari mi ci trovo male, perché devo starci ancora 60 giorni dove sicuramente, sapendo che me ne vado, me ne fanno di tutti i colori? Sono matti!
Ma i più matti di tutti sono quelli che fanno queste leggi assurde! Ma perché non può esserci la responsabilità del singolo?! Perché una persona si deve sentire minacciata in continuazione da orari di lavoro, malattia, presenza, straordinari? È proprio su questo che si gioca con il mobbing e l’unica soluzione sarebbe quella di rendere il licenziamento libero: se una persona produce, il datore di lavoro non ha alcun interesse a mandarlo via. Ci vuole la responsabilizzazione del lavoratore, così le cose funzionerebbero, perché i taciti accordi, i rapporti flessibili, non vanno bene, arriva sempre il momento in cui si rompe qualcosa e si deve stare alle regole, tutte, e stare a tutte le regole è uno stress infinito! (1) commenti
lunedì, novembre 06, 2006
IR-RITA
Questo blog, dal giorno della sua nascita, si è sempre dichiarato anti-capezzoniano, in maniera direi quasi talebana. Oggi, che l’avversario non c’è più, quasi quasi mi dispiace, perché era un avversario che dava molti motivi di critica e di maldipancia, ma per lo meno si poneva su un piano di critica intelligente e serio.
Ieri, al V Congresso di Radicali Italiani, ascoltavo la replica di Capezzone e mi domandavo “ma al prossimo Comitato chi sarà in grado di fare una di quelle relazioni interminabili che riassumono tutto lo scibile umano sul panorama politico italiano ed estero? Con la stessa capacità di analisi e di sintesi?” ecco, da quel punto di visto credo che sarà una grossa perdita e non avevo mai considerato qesto aspetto. Restano tutte le critiche che ho sempre sollevato sull’incapacità di Capezzone di gestire il partito, di gestire una forza militante e di aggregare invece che di individualizzare qualsiasi iniziativa, ma un po’ mi dispiace, ecco.
Sono contenta che Rita sia oggi alla guida di Radicali Italiani e credo veramente che sia la persona più adatta per ricoprire quel ruolo, soprattutto per mettere le cose in ordine, per ridare ai radicali una propria identità, vista anche la crisi della Rosa nel Pugno. Credo infatti che si debba ripartire proprio da questo anche per superare la crisi con lo Sdi, un superamento che può andare in qualsiasi direzione, ma che sarà sicuramente di crescita. (3) commenti
Questo blog, dal giorno della sua nascita, si è sempre dichiarato anti-capezzoniano, in maniera direi quasi talebana. Oggi, che l’avversario non c’è più, quasi quasi mi dispiace, perché era un avversario che dava molti motivi di critica e di maldipancia, ma per lo meno si poneva su un piano di critica intelligente e serio.
Ieri, al V Congresso di Radicali Italiani, ascoltavo la replica di Capezzone e mi domandavo “ma al prossimo Comitato chi sarà in grado di fare una di quelle relazioni interminabili che riassumono tutto lo scibile umano sul panorama politico italiano ed estero? Con la stessa capacità di analisi e di sintesi?” ecco, da quel punto di visto credo che sarà una grossa perdita e non avevo mai considerato qesto aspetto. Restano tutte le critiche che ho sempre sollevato sull’incapacità di Capezzone di gestire il partito, di gestire una forza militante e di aggregare invece che di individualizzare qualsiasi iniziativa, ma un po’ mi dispiace, ecco.
Sono contenta che Rita sia oggi alla guida di Radicali Italiani e credo veramente che sia la persona più adatta per ricoprire quel ruolo, soprattutto per mettere le cose in ordine, per ridare ai radicali una propria identità, vista anche la crisi della Rosa nel Pugno. Credo infatti che si debba ripartire proprio da questo anche per superare la crisi con lo Sdi, un superamento che può andare in qualsiasi direzione, ma che sarà sicuramente di crescita. (3) commenti