venerdì, gennaio 30, 2004
Venerdì sera di una coppia tipo:
Lei: che facciamo stasera?
Lui: bo, non so, tu che vuoi fare?
Lei: tu? Hai sentito qualcuno?
Lui: no. Vuoi invitare qualcuno a casa?
Lei: ma, sì, vuoi chiamare qualcuno?
Lui: chiama tu Adriano
Lei: l'ho già sentito, va a mangiare dai suoi, ci raggiunge poi dopo se facciamo qualcosa
Lui: ah…. Bo, non so, che vuoi fare?
Lei: a me basta fare qualcosa, mi basta non stare a casa davanti alla tv
Lui: eh, non so, non mi viene in mente nessuno
Lei: va beh, ci sentiamo dopo
Lui: ok, ciao
Dopo mezz'ora
Lei: pronto
Lui: allora?
Lei: cosa?
Lui: come va?
Lei: bene… hai pensato cosa fare
Lui: … non mi è venuto in mente niente
Lei: ok, io avrei pensato di andare a mangiare una pizza e poi andare al cinema, ok?
Lui: … mmmm, sì…
Lei: non ti va?
Lui: sì, è che volevo passare per casa dei miei
Lei: ….
Lui: che c'è?
Lei: vedi tu… e poi?
Lui: non so, tu che dici?
Lei: non so, se hai voglia di andare dai tuoi vai
Lui: no, è che volevo vedere mio padre
Lei: va bene, allora decidi
Lui: decidi cosa?
Lei: se andare dai tuoi o andare al cinema
Lui: ma come? Ma cosa devo decidere?
Lei: se andare dai tuoi o andare al cinema
Lui: ma non è colpa mia se non trovo nessuno. Ci hanno pure invitato
Lei: sì, ma uno non è che può invitare ad andare al mare per il week end alle 6.30 di venerdì sera
Lui: eh, certo
Lei: allora mi chiami quando hai deciso?
Lui: ma insomma, non mi sembra giusto questo tuo atteggiamento
Lei: ma ti ho solo chiesto di decidere cosa vuoi fare..
Lui: va beh, ciao
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Lei: che facciamo stasera?
Lui: bo, non so, tu che vuoi fare?
Lei: tu? Hai sentito qualcuno?
Lui: no. Vuoi invitare qualcuno a casa?
Lei: ma, sì, vuoi chiamare qualcuno?
Lui: chiama tu Adriano
Lei: l'ho già sentito, va a mangiare dai suoi, ci raggiunge poi dopo se facciamo qualcosa
Lui: ah…. Bo, non so, che vuoi fare?
Lei: a me basta fare qualcosa, mi basta non stare a casa davanti alla tv
Lui: eh, non so, non mi viene in mente nessuno
Lei: va beh, ci sentiamo dopo
Lui: ok, ciao
Dopo mezz'ora
Lei: pronto
Lui: allora?
Lei: cosa?
Lui: come va?
Lei: bene… hai pensato cosa fare
Lui: … non mi è venuto in mente niente
Lei: ok, io avrei pensato di andare a mangiare una pizza e poi andare al cinema, ok?
Lui: … mmmm, sì…
Lei: non ti va?
Lui: sì, è che volevo passare per casa dei miei
Lei: ….
Lui: che c'è?
Lei: vedi tu… e poi?
Lui: non so, tu che dici?
Lei: non so, se hai voglia di andare dai tuoi vai
Lui: no, è che volevo vedere mio padre
Lei: va bene, allora decidi
Lui: decidi cosa?
Lei: se andare dai tuoi o andare al cinema
Lui: ma come? Ma cosa devo decidere?
Lei: se andare dai tuoi o andare al cinema
Lui: ma non è colpa mia se non trovo nessuno. Ci hanno pure invitato
Lei: sì, ma uno non è che può invitare ad andare al mare per il week end alle 6.30 di venerdì sera
Lui: eh, certo
Lei: allora mi chiami quando hai deciso?
Lui: ma insomma, non mi sembra giusto questo tuo atteggiamento
Lei: ma ti ho solo chiesto di decidere cosa vuoi fare..
Lui: va beh, ciao
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giovedì, gennaio 29, 2004
Il barbera chinato. Una scoperta, come lo è stato il barolo chinato, molto più costoso, portato dalla fidanzata di Giulio a capodanno. Ieri sera mi sono sorpresa a berlo da un bicchiere di una piccola enoteca vicino a campo dè fiori a roma. E mi sono sorpresa nel fare delle scoperte della mente, quei viaggi che portano in nessun posto, così, pour parler, ma poi si giunge ad una nuova visione delle cose, con un bicchiere di barbera chinato in una mano, una sigaretta dall'altra e la tensione del freddo e dell'ebbrezza. La competizione è una brutto oggetto, che spesso viene confuso con la gelosia degl'altri, mentre è solamente un riflesso della nostra insicurezza verso la persona da vincere. Non siamo migliori, ci sentiamo solo inferiori davanti ad un atteggiamento di silenzio e ci mangiamo il fegato, magari seguendo delle orme che non possono essere della nostra strada. Così è stato per me, con mio fratello, senza riuscire a vedere che la sua superiorità era solo nella mia testa, che il mito lo era solo per me ed era un mito che doveva essere superato. La competizione non fa vedere quanto di buono ci sia nelle parole pronunciate dal "nemico" e quanto di semplice amore.
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mercoledì, gennaio 28, 2004
martedì, gennaio 27, 2004
Nel corso di questo fine settimana si è svolta la prima riunione del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, al quale sono stata eletta dal Congresso. In quanto eletta, quindi, ho potuto intervenire e così ho fatto. Qui potrete sentire ciò che ho detto.
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venerdì, gennaio 23, 2004
Non esistono più le mezze stagioni e questo i fa arrabbiare! Questa mattina sono uscita di casa un po’ tardi. Ho lasciato il portone del palazzo alle mie spalle e sono entrata nella tabaccheria:"Un biglietto e un pacchetto di marlboro medium, anzi, due biglietti". Mi sono diretta verso la fermata del tram e vedovo una strana sostanza bianca che svolazzava. Mi sono detta: "Una strana, nuova, forma di inquinamento".
La gente attorno a me camminava tranquilla, quindi non poteva essere, un evento del genere non può essere così ignorato. E ho continuato a camminare.
La fermata era gremita di gente: una volante della polizia aveva provocato un incidente nella corsia preferenziale e investito una signora anziana che stava attraversando, bloccando la strada da entrambe i sensi. Così sono andata a piedi e ne ho approfittato per vedere se le foto della vacanza erano pronte. Ancora niente.
Camminando, queste cose bianche diventavano sempre più grosse e l'aria secca faceva supporre quello che già avevo immaginato: NEVE! Ma come? Io arrivo dalla Padania per lasciarmi alle spalle pioggia, neve, vento e freddo e comincia qui, a Roma, nella capitale, nell'unico posto al mondo dove si riesce a vivere solo per il tempo e la solarità delle persone!!! Non esistono più le mezze stagioni!
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La gente attorno a me camminava tranquilla, quindi non poteva essere, un evento del genere non può essere così ignorato. E ho continuato a camminare.
La fermata era gremita di gente: una volante della polizia aveva provocato un incidente nella corsia preferenziale e investito una signora anziana che stava attraversando, bloccando la strada da entrambe i sensi. Così sono andata a piedi e ne ho approfittato per vedere se le foto della vacanza erano pronte. Ancora niente.
Camminando, queste cose bianche diventavano sempre più grosse e l'aria secca faceva supporre quello che già avevo immaginato: NEVE! Ma come? Io arrivo dalla Padania per lasciarmi alle spalle pioggia, neve, vento e freddo e comincia qui, a Roma, nella capitale, nell'unico posto al mondo dove si riesce a vivere solo per il tempo e la solarità delle persone!!! Non esistono più le mezze stagioni!
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mercoledì, gennaio 21, 2004
lunedì, gennaio 19, 2004
Di nuovo a casa… e tutto è rimasto immobile come prima, nulla è cambiato, se non qualche assetto nel partito, ma sono sempre le solite storie. Io invece ho passato una settimana spettacolare, su cucuzzolo delle Dolomiti, sopra la Marmolada, sulla Sella Ronda, a Ciampinoi, Selva, Canazei, Arabba. Con i Lange ai piedi e i Rossignol come mezzo ho percorso 40 km al giorno di piste e devo dire che la prestazione è stata migliore di quello che credevo. Bello bello bello bello. Com'era? Perfetto! Non mi voglio soffermare sulle varie vicende che hanno caratterizzato questa settimana, vi voglio far rosicare! Dico solo che questa settimana mi ha letteralmente rimesso in sesto, è stato bellissimo e le Dolomiti sono il posto più bello del mondo, soprattutto quando c'è una neve che scrocchia sotto gli sci.
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venerdì, gennaio 09, 2004
giovedì, gennaio 08, 2004
Iniziano le vacanze. Finalmente il lavoro sta per finire e io me ne vado alle meritate vacanza, Come disse qualcuno, mi sento spremuta come un limone, e il limone questa volta non era acerbo, ma rimaneva proprio ben poco succo…
Domani è il mio ultimo giorno e poi chiuderò per una settimana il PC! Niente partito, niente radicali, niente consiglio generale e niente faide interne da periferia squallida. Niente e niente televisione. Solo sci e neve, e dormire, e mangiare e … qualcos'altro!
Sette giorni ad Arabba, poco conosciuta località sciistica delle Dolomiti, collegata con Canazei, Selva, il Pordoi e quant'altro.
Sono sempre in giro, ma molto meno di quanto lo ero qualche anno fa, quando non dovevo lavorare e che mi inventavo posti nuovi per superrare la noia. Con la mia 206 verde partivo: destinazione… fine benzina. E così mi ritrovavo a vivere per qualche mese a Barcellona o a fare sosta per i rifornimenti a Bruxelles o a Parigi. A inventarmi una manifestazione alla quale avrei dovuto assolutamente partecipare a Roma o a Napoli o a Venezia. A stare in 3 posti diversi nello stesso momento. A fare il collegamento con la radio per la raccolta firme di turno da Treviso per i tavoli di Venezia. A mangiare a pranzo a Milano e la sera a Bologna, per poi dormire di nuovo a Milano. A lavorare a Varese e a Verona nello stesso w-e. Ah! Beato sistema universitario italiano!
Buona continuazione a tutti, io vi penserò dalle innevate Dolomiti. Se vedete un playmobil giallo su un cucuzzolo di una montagna su degli sci che vi fa ciao con la mano, quella sono io.
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Domani è il mio ultimo giorno e poi chiuderò per una settimana il PC! Niente partito, niente radicali, niente consiglio generale e niente faide interne da periferia squallida. Niente e niente televisione. Solo sci e neve, e dormire, e mangiare e … qualcos'altro!
Sette giorni ad Arabba, poco conosciuta località sciistica delle Dolomiti, collegata con Canazei, Selva, il Pordoi e quant'altro.
Sono sempre in giro, ma molto meno di quanto lo ero qualche anno fa, quando non dovevo lavorare e che mi inventavo posti nuovi per superrare la noia. Con la mia 206 verde partivo: destinazione… fine benzina. E così mi ritrovavo a vivere per qualche mese a Barcellona o a fare sosta per i rifornimenti a Bruxelles o a Parigi. A inventarmi una manifestazione alla quale avrei dovuto assolutamente partecipare a Roma o a Napoli o a Venezia. A stare in 3 posti diversi nello stesso momento. A fare il collegamento con la radio per la raccolta firme di turno da Treviso per i tavoli di Venezia. A mangiare a pranzo a Milano e la sera a Bologna, per poi dormire di nuovo a Milano. A lavorare a Varese e a Verona nello stesso w-e. Ah! Beato sistema universitario italiano!
Buona continuazione a tutti, io vi penserò dalle innevate Dolomiti. Se vedete un playmobil giallo su un cucuzzolo di una montagna su degli sci che vi fa ciao con la mano, quella sono io.
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lunedì, gennaio 05, 2004
Siamo nel 2004!! Che gioia, ci siamo lasciati il 2003 alle spalle. Il Capodanno è andato bene: il grumo radicale era quasi al completo. Serata a Verona a casa di mamma, con David e gli amici di Torino e di Roma, dove abbiamo passato 2 giorni a mangiare e a bere. Eravamo in un costante stato di ebbrezza.
Alle 2 di notte del primo abbiamo deciso di andare all'avventura e ci siamo fiondati in una festa a Valeggio sul Mincio (la casa in campagna, un paradiso sul fiume) dove l'atmosfera era dei dorati anni '80, dalla musica, agli abiti: senza farlo apposta la gente aveva stampato in faccia un sorriso lievemente Craxiano, neanche fosse una festa a tema.
Il giorno della partenza abbiamo fatto tappa a Salò, per mostrare a Michele la valorosa Repubblica sopravvissuta all'invasione degli alleati e il Vittoriale, la casa di D'Annunzio. Era molto deluso del fatto che per il lungo lago non si aggirassero bambini vestiti da lupetti e gendarmi in camicia nera e che non ci fossero stendardi con l'aquila appesi ovunque. Il giretto è stato comunque piacevole.
Poi in macchina e a casa, come se nulla fosse: 1200 km in 2 giorni, con sosta per bere i migliori vini veneti e piemontesi, intervallati da qualche passito di Pantelleria e mangiare delle fiorentine di brontosauro, accompagnate da qualche formaggio con marmellata, torroncini condorelli, mozzarella di bufala e salumi di tutti i tipi, senza un ordine preciso, si ingollava qualsiasi cosa! Buon ritorno al lavoro a tutti.
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Alle 2 di notte del primo abbiamo deciso di andare all'avventura e ci siamo fiondati in una festa a Valeggio sul Mincio (la casa in campagna, un paradiso sul fiume) dove l'atmosfera era dei dorati anni '80, dalla musica, agli abiti: senza farlo apposta la gente aveva stampato in faccia un sorriso lievemente Craxiano, neanche fosse una festa a tema.
Il giorno della partenza abbiamo fatto tappa a Salò, per mostrare a Michele la valorosa Repubblica sopravvissuta all'invasione degli alleati e il Vittoriale, la casa di D'Annunzio. Era molto deluso del fatto che per il lungo lago non si aggirassero bambini vestiti da lupetti e gendarmi in camicia nera e che non ci fossero stendardi con l'aquila appesi ovunque. Il giretto è stato comunque piacevole.
Poi in macchina e a casa, come se nulla fosse: 1200 km in 2 giorni, con sosta per bere i migliori vini veneti e piemontesi, intervallati da qualche passito di Pantelleria e mangiare delle fiorentine di brontosauro, accompagnate da qualche formaggio con marmellata, torroncini condorelli, mozzarella di bufala e salumi di tutti i tipi, senza un ordine preciso, si ingollava qualsiasi cosa! Buon ritorno al lavoro a tutti.
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