mercoledì, ottobre 01, 2008
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Lettera aperta da Monia Lustri ad Antonio Di Pietro
Lettera aperta
Roma, lì 01 ottobre 2008
Carissimo Tonino,
ti comunico, seppur con grandissimo rammarico ed amarezza, la mia decisione di allontanarmi definitivamente dal partito Italia dei Valori.
Tale decisione è stata estremamente sofferta in quanto credevo fermamente nei principi da te rappresentati.
Purtroppo però con il passare del tempo (7 mesi) mi sono dovuta rendere conto che la vita di partito è rimessa alla volontà arbitraria di determinate figure politiche.
Nel caso di specie, ti rappresento, qualora non ne fossi già a conoscenza, che sono stata oggetto di diffida e contestuale sospensione immediatamente efficace, sulla base di accuse totalmente infondate e soprattutto non provate.
Questo modo di operare, a mio avviso, viola i fondamentali principi di ogni ordinamento democratico.
Infatti, finché non vi è l’accertamento delle responsabilità di un determinato evento, non è giustificata la comminazione di alcuna sanzione e te da ex operatore della giustizia da prima come Commissario di Polizia poi come Magistrato dovresti saperlo meglio di tutti.
Il provvedimento di diffida e sospensione immediatamente efficace di fatto mi impedisce lo svolgimento di attività politica, tra cui la candidatura alla Regione Abruzzo. (E sulla base della scadenza mi blocca anche quella del Lazio prevista per maggio 2010 - tanto che la scadenza della sospensione sarebbe stata per 31/12/2010)
Qualora all’esito del giudizio di opposizione emergesse l’infondatezza delle accuse a me sollevate, la reintegra nel partito non sarebbe sufficiente a rimediare ai danni a me provocati dal provvedimento medesimo.
La mia decisione di abbandonare il partito Italia dei Valori, non comporta assolutamente la rinuncia al giudizio di opposizione istaurato, in quanto è mia ferma intenzione provare l’infondatezza delle accuse riportate nel provvedimento adottato dall’esecutivo regionale IdV.
Saluti
Sconcertante questo modo di agire compreso il metodo non scritto della procedura applicata, che cambia di telefonata in telefonata aggiungendo scadenze pur di prorogare la decisione finale.
Postato da: Monia Lustri | 02.10.08 09:37
Lettera aperta
Roma, lì 01 ottobre 2008
Carissimo Tonino,
ti comunico, seppur con grandissimo rammarico ed amarezza, la mia decisione di allontanarmi definitivamente dal partito Italia dei Valori.
Tale decisione è stata estremamente sofferta in quanto credevo fermamente nei principi da te rappresentati.
Purtroppo però con il passare del tempo (7 mesi) mi sono dovuta rendere conto che la vita di partito è rimessa alla volontà arbitraria di determinate figure politiche.
Nel caso di specie, ti rappresento, qualora non ne fossi già a conoscenza, che sono stata oggetto di diffida e contestuale sospensione immediatamente efficace, sulla base di accuse totalmente infondate e soprattutto non provate.
Questo modo di operare, a mio avviso, viola i fondamentali principi di ogni ordinamento democratico.
Infatti, finché non vi è l’accertamento delle responsabilità di un determinato evento, non è giustificata la comminazione di alcuna sanzione e te da ex operatore della giustizia da prima come Commissario di Polizia poi come Magistrato dovresti saperlo meglio di tutti.
Il provvedimento di diffida e sospensione immediatamente efficace di fatto mi impedisce lo svolgimento di attività politica, tra cui la candidatura alla Regione Abruzzo. (E sulla base della scadenza mi blocca anche quella del Lazio prevista per maggio 2010 - tanto che la scadenza della sospensione sarebbe stata per 31/12/2010)
Qualora all’esito del giudizio di opposizione emergesse l’infondatezza delle accuse a me sollevate, la reintegra nel partito non sarebbe sufficiente a rimediare ai danni a me provocati dal provvedimento medesimo.
La mia decisione di abbandonare il partito Italia dei Valori, non comporta assolutamente la rinuncia al giudizio di opposizione istaurato, in quanto è mia ferma intenzione provare l’infondatezza delle accuse riportate nel provvedimento adottato dall’esecutivo regionale IdV.
Saluti
Sconcertante questo modo di agire compreso il metodo non scritto della procedura applicata, che cambia di telefonata in telefonata aggiungendo scadenze pur di prorogare la decisione finale.
Postato da: Monia Lustri | 02.10.08 09:37
Ho conosciuto il tuo blog qualche mese fa attraverso un esponente di idv, mi disse qualcosa in riferimento a Radio Radicale.
Baci
Monia
Baci
Monia
Monia Lustri ha detto...
Mi farebbe piacere sapere perchè l'1% sarebbe a carico del datore di lavoro, qundo di spese ne abbiamo una caterba.
A monia, e studiate l'italiano o parla come magni.
se dice CARERVA no caterba
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Mi farebbe piacere sapere perchè l'1% sarebbe a carico del datore di lavoro, qundo di spese ne abbiamo una caterba.
A monia, e studiate l'italiano o parla come magni.
se dice CARERVA no caterba