mercoledì, gennaio 24, 2007
WALTER E’ AVANTI! AVANTI WALTER!
Il futuro è già cambiato e noi non ce ne siamo accorti. Il futuro si chiama Walter Veltroni che ha inaugurato la nuova “politica spettacolo”. Ma non quella del bagaglino, o di Porta a Porta: Veltroni ha deciso di dare spettacolo e di diventare una pièce teatrale. Solo così si conquista la gente e si riesce a comunicare veramente, senza grida, senza demagogia, mostrando i propri modelli, costruendo anche un nuovo modo di essere ideologia, nel senso più lontano del termine, così lontano da cambiarne il significato. Un uomo concreto e allo stesso tempo astratto, un uomo che regala sogni e speranze e che allo stesso tempo si preoccupa del perché a Roma i semafori non funzionano.
La politica ricomincia da qui, da questo uomo e dal suo nuovo modo di porsi al mondo, dal suo modo di rubare i pensieri, le parole, i gesti, degli uomini che ha ritenuto grandi, di scomporli e rimetterli assieme, per sintetizzarli in qualcuno di completamente nuovo e attuale: lui. Così tanto banale e ovvio e scontato, da risultare originale e nella sua frase pronunciata ieri al teatro Mercadante di Napoli, è proprio così, ed è proprio quello che ognuno di noi vorrebbe provare nell’ascoltare la politica: “Se vuoi costruire una nave non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliato in loro questa sete si metteranno subito al lavoro” (dal piccolo principe. Invito a leggere Annalena Benini sul Foglio di oggi)
Il futuro è già cambiato e noi non ce ne siamo accorti. Il futuro si chiama Walter Veltroni che ha inaugurato la nuova “politica spettacolo”. Ma non quella del bagaglino, o di Porta a Porta: Veltroni ha deciso di dare spettacolo e di diventare una pièce teatrale. Solo così si conquista la gente e si riesce a comunicare veramente, senza grida, senza demagogia, mostrando i propri modelli, costruendo anche un nuovo modo di essere ideologia, nel senso più lontano del termine, così lontano da cambiarne il significato. Un uomo concreto e allo stesso tempo astratto, un uomo che regala sogni e speranze e che allo stesso tempo si preoccupa del perché a Roma i semafori non funzionano.
La politica ricomincia da qui, da questo uomo e dal suo nuovo modo di porsi al mondo, dal suo modo di rubare i pensieri, le parole, i gesti, degli uomini che ha ritenuto grandi, di scomporli e rimetterli assieme, per sintetizzarli in qualcuno di completamente nuovo e attuale: lui. Così tanto banale e ovvio e scontato, da risultare originale e nella sua frase pronunciata ieri al teatro Mercadante di Napoli, è proprio così, ed è proprio quello che ognuno di noi vorrebbe provare nell’ascoltare la politica: “Se vuoi costruire una nave non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliato in loro questa sete si metteranno subito al lavoro” (dal piccolo principe. Invito a leggere Annalena Benini sul Foglio di oggi)
Comments:
Che dire, il buon Walter è molto furbo, e anche sapientemente colto. Nel senso che usa la sua conoscenza in maniera sapiente. Bello il riferimento al Piccolo Principe, bella la citazione, per carità. Ma siamo alle solite, la politica diventa elitaria e si fa dirigista, come nella tradizione della sinistra più incallita. Quindi agli uomini facciamo venire l'amore per il mare, e poi costruiranno la barca. Che tradotto significa infondiamo nei cittadini valori in cui credere, poi li seguiranno. Lo ritengo agghiacciante. Avrei preferito che avesse detto quest'altra cosa: lasciamo liberi gli uomini di desiderare ciò che vogliono, lasciamo che la loro fantasia partorisca desideri loro (possibilmente sani) e poi diamogli l'opportunità di costruirseli.
è proprio questo il punto! lui sta creando una nuova ideologia e sta rivoluzionando anche il significato del termine! non esistono più i roformisti, che sentiamo da ormai 10 anni, da oggi lo spazio è di coloro che regalano sogni e speranze, che non siano totalitarie o sopressive. Ha colto l'essenza degli italiani, che hanno bisogno di una guida e di potersi fidare di qualcuno per potersi poi abbandonare a lui, perchè convinti che farà comunque del bene. E secondo me è geniale!
Ba' messa così è grave direi.
Ti ricordo che coloro che erano convinti che gli italiani avessero bisogno di sogni si chiamavano Mussolini e Berlusconi, e loro erano ovviamente coloro che glieli realizzavano. Gaia, torna in te!!!
Ti ricordo che coloro che erano convinti che gli italiani avessero bisogno di sogni si chiamavano Mussolini e Berlusconi, e loro erano ovviamente coloro che glieli realizzavano. Gaia, torna in te!!!
io sono convinta che il miglior sistema paese sia la didattura: niente inciuci, tangenti, corruzione dilagante... uno e uno solo decide e ha la responsabilità, se non va bene lo si rimanda a casa, se va bene lo si lascia per tutto il tempo che fa il bravo. Il problema della ditattura è che l'uomo è debole e si fa ubriacare dal potere, che lo devia e lo porta alla fine a fare le scelte sbagliate. ma se parlassimo per utopia, pensa come sarebbe bello avere una persona onesta, umile, intelligente, saggia e scaltra che guida tutto il paese, consacrato e guidato dal senso del diritto dei popoli e dei cittadini... so che è utopia, ma sognare è bello e l'aspirazione a non smettere mai di sognare è ciò che mi mantiene in vita.
conosco veltroni da quando ho 18 anni. lo trovo un uomo di rara intelligenza e sensibilità. penso anche che possa battere il centro-destra. ma il suo modo di pensare alla politica non è il mio. penso che se uno fa il sindaco di roma si deve preoccupare solo delle buche nelle strade, dei servizi pubblici, del traffico. la sua gestione a roma la trovo deludente. dirò di più e so di non incontrare forse molti favori a sinistra: la gestione rutelli è stata macroscopica rispetto alla gestione veltroni che trovo di piccolissimo cabotaggio. la politica come spot e come spettacolo è un errore e forse un crimine
dimenticavo: per chi vive del gioco di squadra, quella frase tratta da le petit prince (che ho ricomprato a natale per il gusto di rileggermelo) è concentrato di meraviglia. non credo, poi, che sia così reazionaria. non solo quello che viene dalla moltitudine è bello e giusto. avere buone idee che possono essere condivise onestamente dagli altri è un buon modo di selezione delle "classi dirigenti"
comunque se gaia voleva dire che veltroni è destinato a un mirabolante successo, ha ragione!!!!
scusate per le cose a singhiozzo...
scusate per le cose a singhiozzo...
ciao a tutti, un amico (la cui identità svelerò solo dietro lauto compenso) mi ha consigliato questo blog e sono venuta a dare una sbirciatina trovandolo interessante.
penso tutto sommato che veltroni sia come il sesso: decisamente sopravalutato. Sembra la faccia buona della sinistra mangia-bambini e ve lo dice una di sinistra additata da altri compagni lievemente destrorsa.
In quanto alla sua capacità di arrivare ai sogni italici, onestamente non mi pare. Forse arriva alle orecchie di una piccola parte di intellettuali o di chi legge i giornali, ma di qui a farsi interprete della sete politica del Paese credo ce ne corra.
Ciao a tutti, scusate l'intrusione
penso tutto sommato che veltroni sia come il sesso: decisamente sopravalutato. Sembra la faccia buona della sinistra mangia-bambini e ve lo dice una di sinistra additata da altri compagni lievemente destrorsa.
In quanto alla sua capacità di arrivare ai sogni italici, onestamente non mi pare. Forse arriva alle orecchie di una piccola parte di intellettuali o di chi legge i giornali, ma di qui a farsi interprete della sete politica del Paese credo ce ne corra.
Ciao a tutti, scusate l'intrusione
sono interessato a capire come se la cava il nostro eroe con la mozione, firmata ieri da tutti i capigruppo della maggioranza capitolina, di intestare piazza don bosco a piergiorgio welby... faccio una scommessa: dopo tiri e tere, gli intesteranno forse un parchetto di zona.
ciao
g.
ciao
g.
nessuna, intrusione, cara jaja, anzi! un piacere poterti ospitare, soprattutto se a portarti tra noi è stato un neo-animatore di questo blog ;-)
comunque, ti invito a vedere lo spettacolo di veltroni e poi ne riparliamo. non sono una veltroniana, ma mi ha positivamente sopreso il passo avanti che ha voluto fare nell'inventarsi un nuovo modo di fare comunicazione politica.
ti invito anche a leggere ferrara di oggi su panorama.
spero di rileggerti presto! ciao
comunque, ti invito a vedere lo spettacolo di veltroni e poi ne riparliamo. non sono una veltroniana, ma mi ha positivamente sopreso il passo avanti che ha voluto fare nell'inventarsi un nuovo modo di fare comunicazione politica.
ti invito anche a leggere ferrara di oggi su panorama.
spero di rileggerti presto! ciao
Mah...
anche a me, quando lo ascolto, veltroni fa sempre una grande impressione... però, quando torno a Roma (da milanese, lo ammetto...) la trovo sempre più sporca e con servizi sempre più carenti: quale altra grande città europea ha una linea della metropolitana così ridotta e con le corse che terminano alle 21?
I sogni vanno bene, ma ogni tanto dovrebbero tradursi in realtà...
G
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anche a me, quando lo ascolto, veltroni fa sempre una grande impressione... però, quando torno a Roma (da milanese, lo ammetto...) la trovo sempre più sporca e con servizi sempre più carenti: quale altra grande città europea ha una linea della metropolitana così ridotta e con le corse che terminano alle 21?
I sogni vanno bene, ma ogni tanto dovrebbero tradursi in realtà...
G