mercoledì, gennaio 31, 2007
PACS?
Libertà non significa rinunciare ai propri sogni
Dai su, non prendiamoci in giro, questa storia dei pacs all’italiana è solo la solita ipocrisia maschilista. Tanto non introdurranno mai la possibilità di stipulare questo contratto anche per le coppie omosessuali, quindi cosa cambia?
Ecco come la penso: liberi tutti di fare ciò che si vuole e per questo sono d’accordo con la loro approvazione, ma c’è qualcosa di fondo che nessuno mai dice e cioè che i pacs sono solo un’invenzione maschile per non sposarsi. Qual è la ragazza che non sogna l’abito bianco, la cerimonia, gli invitati, il viaggio di nozze a avere il cognome del marito? Chi è che da piccola - e anche da grande, ammettiamolo - non ha mai scarabocchiato su un foglio la firma con il cognome dell’innamorato di turno? Ecco, i pacs all’italiana sono solo la mezza via per dare la scusa agli uomini per non sposarsi mai, per non assumersi la grande responsabilità e per non fare il grande passo e per dare alle donne un minimo di garanzia e di diritto, che, voglio dire, sempre meglio che niente, ma caspita… tiriamo fuori le palle e pretendiamo il matrimonio! Alla fine ci si ritrova a lavare, stirare e fare il doppio del lavoro senza nemmeno avere avuto esaudito il sogno di bambina.
Al diavolo coloro che dicono che con i pacs si distrugge la famiglia, perché alla fine chi convive lo fa comunque, anche senza i pacs, anche perché non ha altra scelta se il proprio compagno non vuole e almeno quello è il minimo che si può ottenere e non ci sono tanti discorsi da fare, se non che alla fine la colpa è di noi donne, che diciamo di essere emancipate che alla fine cediamo su tutto e neghiamo a noi stesse anche le cose più semplici, i nostri desideri e i nostri sogni, con la scusa che tanto sono stupidi ed infantili. Io non ci credo e non ci sto, per cui vorrei fondare un movimento, quello dell’orgoglio al matrimonio… poi parla una che è terrorizzata solo al pensiero, quindi alla fine sto solo blaterando…
In realtà i pacs sono nati per dare diritti non alle coppie conviventi etero, ma alle coppie omosessuali e in questo sta l’ipocrisia italiana, che fa sempre le cose a metà, che strizza l’occhio oltretevere e si prostra e si mette a 90 appena quelli dicono A.
La vera rivoluzione sociale per il nostro paese è quella, cioè riconoscere agli omosessuali il diritto di sentirsi persone normali, non a questi ipocriti maschi mammoni che non vogliono prendersi alcun tipo di responsabilità.
Se i politici vogliono più matrimoni dovrebbero approvare il divorzio breve, così gli uomini potranno sempre sentire di avere una via d’uscita veloce e se ci si lascia - e in genere è la donna che lascia - questi maschi rosicheranno appena la propria ex donna non sarà più ufficialmente loro.
E poi questa storia della famiglia è proprio ridicola. Ci sono genitori e figli che non si parlano, fratelli che litigano per le eredità, genitori che si lasciano e si risposano, è solo un’altra ipocrisia e non è il nostro tempo, non è la nostra società che va a catafascio, perché queste cose sono sempre successe, solo che oggi succedono alla luce del sole. Perché una persona non può autonomamente decidere chi è la sua famiglia, al di là dei legami di sangue… ma questo è troppo difficile, vivo in un altro mondo e ora blatero veramente.
Libertà non significa rinunciare ai propri sogni
Dai su, non prendiamoci in giro, questa storia dei pacs all’italiana è solo la solita ipocrisia maschilista. Tanto non introdurranno mai la possibilità di stipulare questo contratto anche per le coppie omosessuali, quindi cosa cambia?
Ecco come la penso: liberi tutti di fare ciò che si vuole e per questo sono d’accordo con la loro approvazione, ma c’è qualcosa di fondo che nessuno mai dice e cioè che i pacs sono solo un’invenzione maschile per non sposarsi. Qual è la ragazza che non sogna l’abito bianco, la cerimonia, gli invitati, il viaggio di nozze a avere il cognome del marito? Chi è che da piccola - e anche da grande, ammettiamolo - non ha mai scarabocchiato su un foglio la firma con il cognome dell’innamorato di turno? Ecco, i pacs all’italiana sono solo la mezza via per dare la scusa agli uomini per non sposarsi mai, per non assumersi la grande responsabilità e per non fare il grande passo e per dare alle donne un minimo di garanzia e di diritto, che, voglio dire, sempre meglio che niente, ma caspita… tiriamo fuori le palle e pretendiamo il matrimonio! Alla fine ci si ritrova a lavare, stirare e fare il doppio del lavoro senza nemmeno avere avuto esaudito il sogno di bambina.
Al diavolo coloro che dicono che con i pacs si distrugge la famiglia, perché alla fine chi convive lo fa comunque, anche senza i pacs, anche perché non ha altra scelta se il proprio compagno non vuole e almeno quello è il minimo che si può ottenere e non ci sono tanti discorsi da fare, se non che alla fine la colpa è di noi donne, che diciamo di essere emancipate che alla fine cediamo su tutto e neghiamo a noi stesse anche le cose più semplici, i nostri desideri e i nostri sogni, con la scusa che tanto sono stupidi ed infantili. Io non ci credo e non ci sto, per cui vorrei fondare un movimento, quello dell’orgoglio al matrimonio… poi parla una che è terrorizzata solo al pensiero, quindi alla fine sto solo blaterando…
In realtà i pacs sono nati per dare diritti non alle coppie conviventi etero, ma alle coppie omosessuali e in questo sta l’ipocrisia italiana, che fa sempre le cose a metà, che strizza l’occhio oltretevere e si prostra e si mette a 90 appena quelli dicono A.
La vera rivoluzione sociale per il nostro paese è quella, cioè riconoscere agli omosessuali il diritto di sentirsi persone normali, non a questi ipocriti maschi mammoni che non vogliono prendersi alcun tipo di responsabilità.
Se i politici vogliono più matrimoni dovrebbero approvare il divorzio breve, così gli uomini potranno sempre sentire di avere una via d’uscita veloce e se ci si lascia - e in genere è la donna che lascia - questi maschi rosicheranno appena la propria ex donna non sarà più ufficialmente loro.
E poi questa storia della famiglia è proprio ridicola. Ci sono genitori e figli che non si parlano, fratelli che litigano per le eredità, genitori che si lasciano e si risposano, è solo un’altra ipocrisia e non è il nostro tempo, non è la nostra società che va a catafascio, perché queste cose sono sempre successe, solo che oggi succedono alla luce del sole. Perché una persona non può autonomamente decidere chi è la sua famiglia, al di là dei legami di sangue… ma questo è troppo difficile, vivo in un altro mondo e ora blatero veramente.
Comments:
una persona può decidere chi è la sua famiglia al di là dei legami di sangue. il matrimonio non serve proprio a questo? scegliere di sposarsi non è, anche nell'immaginario codificato nel rito, abbandonare il proprio padre e la propria madre?
e oggi, per fortuna, si può decidere più volte di cercare la PROPRIA famiglia. si può tentare finché non ci si incontra davvero. perché la difficoltà vera oggi - in questo modo di adolescenze portate fino a 40 anni - mi pare questa, incontrarsi in una relazione vera, fra adulti, e avere la pazienza di provare, di lasciare che le cose si svolgano nei tempi e nei modi giusti, si svolgano, si srotolino, sgocciolino dentro, in profondità.
sui pacs, concordo con gaia al 100%, o si estendono alle convivenze fra omosessuali o non hanno molto senso, un piccolo compromesso all'italiana. sugli uomini mammoni, non farei generalizzazioni, direi che ci sono uomini e uomini, esperienze ed esperienze. basta trovare quelle giuste e non inseguire i fantasmi. e anche le donne non sono tutte uguali.
giorgio
e oggi, per fortuna, si può decidere più volte di cercare la PROPRIA famiglia. si può tentare finché non ci si incontra davvero. perché la difficoltà vera oggi - in questo modo di adolescenze portate fino a 40 anni - mi pare questa, incontrarsi in una relazione vera, fra adulti, e avere la pazienza di provare, di lasciare che le cose si svolgano nei tempi e nei modi giusti, si svolgano, si srotolino, sgocciolino dentro, in profondità.
sui pacs, concordo con gaia al 100%, o si estendono alle convivenze fra omosessuali o non hanno molto senso, un piccolo compromesso all'italiana. sugli uomini mammoni, non farei generalizzazioni, direi che ci sono uomini e uomini, esperienze ed esperienze. basta trovare quelle giuste e non inseguire i fantasmi. e anche le donne non sono tutte uguali.
giorgio
una persona può decidere chi è la sua famiglia al di là dei legami di sangue. il matrimonio non serve proprio a questo? scegliere di sposarsi non è, anche nell'immaginario codificato nel rito, abbandonare il proprio padre e la propria madre?
e oggi, per fortuna, si può decidere più volte di cercare la PROPRIA famiglia. si può tentare finché non ci si incontra davvero. perché la difficoltà vera oggi - in questo modo di adolescenze portate fino a 40 anni - mi pare questa, incontrarsi in una relazione vera, fra adulti, e avere la pazienza di provare, di lasciare che le cose si svolgano nei tempi e nei modi giusti, si svolgano, si srotolino, sgocciolino dentro, in profondità.
sui pacs, concordo con gaia al 100%, o si estendono alle convivenze fra omosessuali o non hanno molto senso, un piccolo compromesso all'italiana. sugli uomini mammoni, non farei generalizzazioni, direi che ci sono uomini e uomini, esperienze ed esperienze. basta trovare quelle giuste e non inseguire i fantasmi. e anche le donne non sono tutte uguali.
giorgio
e oggi, per fortuna, si può decidere più volte di cercare la PROPRIA famiglia. si può tentare finché non ci si incontra davvero. perché la difficoltà vera oggi - in questo modo di adolescenze portate fino a 40 anni - mi pare questa, incontrarsi in una relazione vera, fra adulti, e avere la pazienza di provare, di lasciare che le cose si svolgano nei tempi e nei modi giusti, si svolgano, si srotolino, sgocciolino dentro, in profondità.
sui pacs, concordo con gaia al 100%, o si estendono alle convivenze fra omosessuali o non hanno molto senso, un piccolo compromesso all'italiana. sugli uomini mammoni, non farei generalizzazioni, direi che ci sono uomini e uomini, esperienze ed esperienze. basta trovare quelle giuste e non inseguire i fantasmi. e anche le donne non sono tutte uguali.
giorgio
Qui un commentino piccolo piccolo. Gaia, ma che hai la nostalgia dei tempi andati? Se vuoi sposarti, sposati (ma prima trovo l'uomo giusto, non il mammone, per favore). Ma se non puoi sposarti? E mica vale solo per gli omosessuali. No, no, stavolta non ti seguo. I Pacs ci vogliono. Certo, non all'italiana. Il più in là possibile...
ciao
Achille
ciao
Achille
Dimenticavo: e basta con questa retorica della libertà! Siamo liberi, almeno formalmente. E nella sostanza sta a ognuno di noi scegliere la libertà vera rispetto a quella apparente. Ognuno ha la sua. Per sposarsi, convivere, scopare, amare, non c'è bisogno di nessuna autorizzazione: siamo già liberi. Basta saperlo essere!
Scusa sono sempre sul taglio critico rispetto ai tuoi blog, gaia, ma poi vengono fuori bei dibattiti.
ciao ancora
Achille
Scusa sono sempre sul taglio critico rispetto ai tuoi blog, gaia, ma poi vengono fuori bei dibattiti.
ciao ancora
Achille
io la vedo così: se decido di convivere con qualcuno lo faccio proprio perchè non voglio vincoli normativi tra le lenzuola. Se volessi vincoli di qualche natura, prenderei, andrei in Comune e metterei la mia firma.
Ma io non sono il metro del mondo e quello che non fa male e danneggia il prossimo va lasciato libero.
Detto questo sono d'accordo con Gaia quando dice che questa legge andava fatta soprattutto per i gay ai quali personalmente permetterei di sposarsi con tutti i crismi ma anche di adottare. Ecco leggo la parola "permettere" e mi viene un brivido d'orrore....credo che la faccenda sia proprio su questo, cosa concediamo e a chi. Ribaltandola, cosa ci concedono di fare insomma e a che prezzo.
Certi diritti sono solo a pagamento.
ciao, buona serata
Ma io non sono il metro del mondo e quello che non fa male e danneggia il prossimo va lasciato libero.
Detto questo sono d'accordo con Gaia quando dice che questa legge andava fatta soprattutto per i gay ai quali personalmente permetterei di sposarsi con tutti i crismi ma anche di adottare. Ecco leggo la parola "permettere" e mi viene un brivido d'orrore....credo che la faccenda sia proprio su questo, cosa concediamo e a chi. Ribaltandola, cosa ci concedono di fare insomma e a che prezzo.
Certi diritti sono solo a pagamento.
ciao, buona serata
ma io che ho detto?!?!? mica ho detto che sono contro! anzi, ho detto che si devono fare, ma che senza gli stessi diritti per le coppie omosessuali (cosa che sono convinta avverrà con un blitz finale per far passare il provvedimento) è una vera e proprio ipocrisia e poi ho detto che c'è una questione di fondo che sono convinta sia dentro tutte le ragazze, cioè il fatto che 9 su 10, se ci si trovasse a poter scegliere tra pacs e matrimonio, si sceglierebbe il matrimonio e che quindi è solo la mezza via che va bene per le donne almeno per acquisire quei minimi diritti che non hanno nemmeno, ma sono convinta che i pacs per gli etero sono, 9 volte su 10, un'ipocrisia maschilista. tutto qua.
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