venerdì, dicembre 22, 2006
WELBY
Sono molto confusa e non so esprimermi precisamente su questo. Credo sicuramente che ci debba essere l'autodeterminazione del singolo, in grado di decidere per sé: se la medicina non può intervenire per curare o per alleviare la sofferenza, è giusto che una persone possa decidere su quello che vuole, perchè comunque la morte è un processo inevitabile e se la medicina interviene come unico elemento per allungare la vita e anche la sofferenza, credo che una persona debba essere nelle condizioni di decidere. Ma credo anche che su questo la politica non possa intervenire nel senso di creare opinione, ma possa solo dare linee legislative (leggi) per colmare quello che comunque è un fatto che accade, come era l'aborto, che sicuramente nessuno vuole per sè e per gl'altri, ma che succede. In questo caso però la politica è intervenuta in maniera diretta sul fatto, la politica è stato un braccio attivo nello staccare il respiratore e questa è l'onnipotenza che non riesco ad accettare. Vivo male questa situazione. Credo che sia Piero che Luca siano stati veri leader politici, ma il limite deve esistere, soprattutto per quelli che la malattia non la vivono e non la subiscono, il limite della sfera privata ci deve essere, perchè non per tutti ciò che è pubblico è privato e ciò che è privato è pubblico, perchè il pubblico non può e non deve essere omologato alla sfera privata, perchè il privato è vissuto come intimo, come profondo e come unico.
Sono molto confusa e non so esprimermi precisamente su questo. Credo sicuramente che ci debba essere l'autodeterminazione del singolo, in grado di decidere per sé: se la medicina non può intervenire per curare o per alleviare la sofferenza, è giusto che una persone possa decidere su quello che vuole, perchè comunque la morte è un processo inevitabile e se la medicina interviene come unico elemento per allungare la vita e anche la sofferenza, credo che una persona debba essere nelle condizioni di decidere. Ma credo anche che su questo la politica non possa intervenire nel senso di creare opinione, ma possa solo dare linee legislative (leggi) per colmare quello che comunque è un fatto che accade, come era l'aborto, che sicuramente nessuno vuole per sè e per gl'altri, ma che succede. In questo caso però la politica è intervenuta in maniera diretta sul fatto, la politica è stato un braccio attivo nello staccare il respiratore e questa è l'onnipotenza che non riesco ad accettare. Vivo male questa situazione. Credo che sia Piero che Luca siano stati veri leader politici, ma il limite deve esistere, soprattutto per quelli che la malattia non la vivono e non la subiscono, il limite della sfera privata ci deve essere, perchè non per tutti ciò che è pubblico è privato e ciò che è privato è pubblico, perchè il pubblico non può e non deve essere omologato alla sfera privata, perchè il privato è vissuto come intimo, come profondo e come unico.
Comments:
navigando per la "rete radicale" sono in qualche modo arrivata al tuo blog, credo da quello di della vedova, ma ormai ho perso l'itinerario (questo succede quando si dovrebbe studiare e si trova ogni scusa per non farlo...). Ma sei parente di David Carretta di Radio Radicale?
Riguardo al tuo post su Welby:
Era Welby che voleva gli venisse staccato il ventilatore polmonare esattamente nelle modalità in cui la cosa è avvenuta, ed era Welby che ha voluto coscientemente mettere a disposizione di questa lotta il suo proprio corpo. Come diceva Luca "sono io a strumentalizzare i Radicali" affinché dessero voce alla sua battaglia, affinché questi temi tabù fossero posti all'attenzione della pubblica opinione e fossero discussi in sede istituzionale. E comuque io non ci vedo niente di male in questa "strumentalizzazione", se così vogliamo chiamare la lotta per il rispetto della libera scelta dell'individuo, in scienza, coscienza e speriamo presto anche in conoscenza e non clandestinamente come avviene oggi.
Riguardo al tuo post su Welby:
Era Welby che voleva gli venisse staccato il ventilatore polmonare esattamente nelle modalità in cui la cosa è avvenuta, ed era Welby che ha voluto coscientemente mettere a disposizione di questa lotta il suo proprio corpo. Come diceva Luca "sono io a strumentalizzare i Radicali" affinché dessero voce alla sua battaglia, affinché questi temi tabù fossero posti all'attenzione della pubblica opinione e fossero discussi in sede istituzionale. E comuque io non ci vedo niente di male in questa "strumentalizzazione", se così vogliamo chiamare la lotta per il rispetto della libera scelta dell'individuo, in scienza, coscienza e speriamo presto anche in conoscenza e non clandestinamente come avviene oggi.
sì, sono sua sorella.
quanto al tuo commento su welby... scusami, ma la lezioncina penso di conoscerla ormai a memoria, il punto che io pongo è molto diverso.
quanto al tuo commento su welby... scusami, ma la lezioncina penso di conoscerla ormai a memoria, il punto che io pongo è molto diverso.
Mi dispiace molto che Piergiorgio non abbia trovato qualcuno capace di aiutarlo in una direzione opposta a quella presa nella sua vicenda. Se e' stato strumentalizzato o se lui ha strumentalizzato qualcuno poco conta. Quello che io vedo sono due schiere di malati come Piergiorgio o in condizioni peggiori, una vuole vivere e ci riesce magari anche bene e con qualche momento di felicita', un'altra che invece vuole morire.
Qual'e la schiera piu' grande?
Non lo so.
Ma mi da speranza la prima e credo sia quella da "studiare".
Anni fa mi fece molto bene un'esperienza di 10 giorni al Cottolengo, dove ci sono i "mostri" come si dice a volte scherzando.
Sono tornato cambiato.
Dio ci ha fatti uno diverso dall'altro, siamo noi che abbiamo fatto le gabbie, siamo noi che decidiamo chi e' normale e chi no ...
Poi volevo dire una cosa riguardo ai Radicali visto che sono stati tirati in ballo, una cosa che mi lascia perplesso per il loro ruolo in questa vicenda; va bene la morte per Piergiorgio, ma per Saddam ... guai a torcergli un capello.
E' un paradosso per me . . .
Tempo fa ho letto un articolo dove si faceva notare come ogni anno, vicino al Natale, l'onorevole Pannella cerchi di spostare la nostra attenzione dalla mangiatoia a lui stesso. Magari era un po' una provocazione pero' nella vicenda Welby mi ha dato un po' da pensare.
P.S. spero di non passare per un anti Radicale, perche' non lo sono, anzi, forse non adoro Pannella (ma io sono molto peggio di lui).
P.S.(2) neanche io voglio la morte per Saddam sia chiaro, la morte non la possiamo dare noi.
Qual'e la schiera piu' grande?
Non lo so.
Ma mi da speranza la prima e credo sia quella da "studiare".
Anni fa mi fece molto bene un'esperienza di 10 giorni al Cottolengo, dove ci sono i "mostri" come si dice a volte scherzando.
Sono tornato cambiato.
Dio ci ha fatti uno diverso dall'altro, siamo noi che abbiamo fatto le gabbie, siamo noi che decidiamo chi e' normale e chi no ...
Poi volevo dire una cosa riguardo ai Radicali visto che sono stati tirati in ballo, una cosa che mi lascia perplesso per il loro ruolo in questa vicenda; va bene la morte per Piergiorgio, ma per Saddam ... guai a torcergli un capello.
E' un paradosso per me . . .
Tempo fa ho letto un articolo dove si faceva notare come ogni anno, vicino al Natale, l'onorevole Pannella cerchi di spostare la nostra attenzione dalla mangiatoia a lui stesso. Magari era un po' una provocazione pero' nella vicenda Welby mi ha dato un po' da pensare.
P.S. spero di non passare per un anti Radicale, perche' non lo sono, anzi, forse non adoro Pannella (ma io sono molto peggio di lui).
P.S.(2) neanche io voglio la morte per Saddam sia chiaro, la morte non la possiamo dare noi.
E infatti mmaginavo che la lezionicina la conoscessi più che bene, da tutti i link radicali che ci sono sul tuo blog. E scusa me, non volevo impartirtene una, ma sarà l'abitudine degli ultimi tempi... In realtà allora non ho capito quello che intendevi col tuo post, specie:
"In questo caso però la politica è intervenuta in maniera diretta sul fatto, la politica è stato un braccio attivo nello staccare il respiratore e questa è l'onnipotenza che non riesco ad accettare"
Credo questo mi ha portata a pensare che stessi parlando di un certo tipo di strumentalizzazione.
"In questo caso però la politica è intervenuta in maniera diretta sul fatto, la politica è stato un braccio attivo nello staccare il respiratore e questa è l'onnipotenza che non riesco ad accettare"
Credo questo mi ha portata a pensare che stessi parlando di un certo tipo di strumentalizzazione.
Concordo: il privato è privato e non va politicizzato in maniera così spettacolare. Sia chiaro: ognuno è libero di fare della propria vita quello che vuole e non saranno certe prediche ecclesiali a comprimere questa libertà, né un legislatore molto molto timido. Ma il punto mi sembra un altro: cosa accade se si spengono i riflettori? cosa accade alle migliaia di malati che si trovano in quelle condizioni? Non credo ci sia solo l'eutanasia praticata di nascosto, come dicono i radicali. C'è oscurità, impreparazione. Ci sono migliaia e migliaia di persone che soffrono e neanche se lo pongono il problema dell'eutanasia. Per questo dico che la politicizzazione, in questo caso, non aiuta, ma occulta il vero stato delle cose. Distorce perché pone alla ribalta un tema che nel PAese non c'è. Qui non parliamo di aborto o di divorzio. Qui parliamo di un tema che il Paese, il Paese reale non è affatto pronto ad affrontare. Questo mi sembra il rischio vero: una fuga in avanti, un tema per cui pochissimi hanno gli strumenti culturali, di coscienza, politici. Non a caso l'unica partecipazione di massa si è avuta al funerale di Welby e molte voci lì si sono levate contro la Chiesa. Paradossalmente la Curia romana ha creato un'opinione di reazione al veto del funerale cattolico. Ma se non ci fosse stato quell'autogol a prevalere sarebbero state la confusione, la costernazione, la sensazione che verità gridate in quel modo non sono compatibili con un tem che non abbiamo il coraggio di affrontare neanche con i nostri cari. E tentare di esorcizzare la morte non aiuta.
Scusate, forse l'ho fatta troppo lunga.
Scusate, forse l'ho fatta troppo lunga.
Y o soy de argentina pero vivo in lo estados unidos , tu e una bella regaza e bela e tua escriba.....
e molto interesante tu blog
grazia
edzampa.blogpost.com
e molto interesante tu blog
grazia
edzampa.blogpost.com
HOLA mi nombre es Marco Palavicino de chile saludos no entriendo todo pero intente leer me gusta la politica
Un placer conocer tu blog
Sono marco Ho 17 anni mi piace la politica ma no parlo molto bene il italiano; sogno con adare a italia a studiare scienza politica..
piacere signorina ma aspettoa la sua lettera ciao.. Marco da Cile
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Sono marco Ho 17 anni mi piace la politica ma no parlo molto bene il italiano; sogno con adare a italia a studiare scienza politica..
piacere signorina ma aspettoa la sua lettera ciao.. Marco da Cile