giovedì, novembre 03, 2005
QUARTO CONGRESSO DI RADICALI ITALIANI: LA ROSA NEL PUGNO PRENDE DI NUOVO VITA
Oggi i radicali sono convinti di essere il lievito della politica italiana. Se un movimento storico, tra i più antichi d’Italia, non ha avuto i tempi e i mezzi per celebrare i cinquant’anni di lotta, senza smettere un giorno di lottare, lo si deve per lo più a migliaia di “compagni” e “compagne” militanti che con la propria follia, il tempo, la determinazione non hanno mai smesso di crederci e hanno dato fiducia a quell’uomo che “Cammina sui pezzi di vetro”, come disse in una sua canzone Francesco De Gregori (anche se il brano dedicato a Marco in quello stesso album era Mr. Hood). Ogni radicale, nel sentire le parole “ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui”, avrà pensato almeno una volta a quell’uomo imponente dai capelli bianchi che si commuove per le sue stesse parole e al perché, quel dannato giorno, “non hai capito ancora come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai, però stai bene dove stai”.
Stringe strette nelle mani le sue rose Marco quando esce dalla sala abbracciato dall’applauso delle sue compagne e dei suoi compagni di vita, “sottintende la mia”.
Oggi i radicali sono convinti di essere il lievito della politica italiana. Se un movimento storico, tra i più antichi d’Italia, non ha avuto i tempi e i mezzi per celebrare i cinquant’anni di lotta, senza smettere un giorno di lottare, lo si deve per lo più a migliaia di “compagni” e “compagne” militanti che con la propria follia, il tempo, la determinazione non hanno mai smesso di crederci e hanno dato fiducia a quell’uomo che “Cammina sui pezzi di vetro”, come disse in una sua canzone Francesco De Gregori (anche se il brano dedicato a Marco in quello stesso album era Mr. Hood). Ogni radicale, nel sentire le parole “ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui”, avrà pensato almeno una volta a quell’uomo imponente dai capelli bianchi che si commuove per le sue stesse parole e al perché, quel dannato giorno, “non hai capito ancora come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai, però stai bene dove stai”.
Stringe strette nelle mani le sue rose Marco quando esce dalla sala abbracciato dall’applauso delle sue compagne e dei suoi compagni di vita, “sottintende la mia”.
Comments:
nn c'azzacca niente con pannella, ma volevo dirti che se sai fare veramente tutte quelle cose che dici su gaiaculinaria...bhè.. ho seria intenzione di sposarti mia cara!!! :)
Posta un commento