martedì, ottobre 11, 2005
DETTAGLI PRIMARI
Scrivo dal mio i-book G4, diventato ormai il mio compagno di vita. Sono nella mia casa, quel luogo provvisorio sprovvisto di qualsiasi cosa, che è diventata da un anno la mia casa, dove ora ho anche una linea telefonica e pure il wi-fi. Dovevo rimanerci qualche mese e tra un mese è un anno perfetto che mi sono trasferita. Il campanello è una mozione congressuale "Marzano-Della Vedova".
Mancano 5 giorni alle primarie dell'Unione e la situazione al lavoro sta diventando sempre più pesante. Di Pietro è tra i candidati premier e anche se non si gioca per essere il numero uno e nemmeno il numero due, si gioca per pesare dentro l'Unione e siamo agli sgoccioli.
Da quando lavoro lì non c'è mai stato un momento di così grande tensione. Il nervosismo di tutti si taglia col coltello e siamo tutti molto stanchi. Ormai non si può fare più nulla, o quasi, se non l'ordinario che in questi giorni risulta anche quello difficile.
Sembra di essere chiusi in una garza, senza riuscire a respirare e senza poter comunicare con l'esterno. mi affaccio alla finestra e vedo il palazzo dall'interno. Non ho mai visto una faccia affacciarsi dalla finestra, se non una signora che dalla finestra di fianco tira dentro i pannio quando piove. Dal ristorante di sotto arrivano i profumi di ogni tipo: cotolette all amilanese, patate al forno, lasagne, fritti di ogni tipo. Dalle 11 di mattina il nostro ufficio è già tempestato di odori di cucina. Mi sono sempre immaginata che fosse una signora anziana che si svegliava la mattina presto e dopo essere stata al mercato, cominciava a cucinare per tutta la famiglia, come si faceva una volta, quando per la pausa pranzo si tornava a casa.
noi per la pausa pranzo abbia "pronto pranzo" o "pronto pizza" che porta a domicilio qualsiasi prelibatezza qualcuno voglia. Imbandito il tavolo della scrivania, si affondano le forchette del rancio giornaliero.
mancano 2 minuti allo scaricamento del computer e sto caricando l'i-pod... non c'è via di scampo. devo concludere il mio racconto. Buonanotte
Scrivo dal mio i-book G4, diventato ormai il mio compagno di vita. Sono nella mia casa, quel luogo provvisorio sprovvisto di qualsiasi cosa, che è diventata da un anno la mia casa, dove ora ho anche una linea telefonica e pure il wi-fi. Dovevo rimanerci qualche mese e tra un mese è un anno perfetto che mi sono trasferita. Il campanello è una mozione congressuale "Marzano-Della Vedova".
Mancano 5 giorni alle primarie dell'Unione e la situazione al lavoro sta diventando sempre più pesante. Di Pietro è tra i candidati premier e anche se non si gioca per essere il numero uno e nemmeno il numero due, si gioca per pesare dentro l'Unione e siamo agli sgoccioli.
Da quando lavoro lì non c'è mai stato un momento di così grande tensione. Il nervosismo di tutti si taglia col coltello e siamo tutti molto stanchi. Ormai non si può fare più nulla, o quasi, se non l'ordinario che in questi giorni risulta anche quello difficile.
Sembra di essere chiusi in una garza, senza riuscire a respirare e senza poter comunicare con l'esterno. mi affaccio alla finestra e vedo il palazzo dall'interno. Non ho mai visto una faccia affacciarsi dalla finestra, se non una signora che dalla finestra di fianco tira dentro i pannio quando piove. Dal ristorante di sotto arrivano i profumi di ogni tipo: cotolette all amilanese, patate al forno, lasagne, fritti di ogni tipo. Dalle 11 di mattina il nostro ufficio è già tempestato di odori di cucina. Mi sono sempre immaginata che fosse una signora anziana che si svegliava la mattina presto e dopo essere stata al mercato, cominciava a cucinare per tutta la famiglia, come si faceva una volta, quando per la pausa pranzo si tornava a casa.
noi per la pausa pranzo abbia "pronto pranzo" o "pronto pizza" che porta a domicilio qualsiasi prelibatezza qualcuno voglia. Imbandito il tavolo della scrivania, si affondano le forchette del rancio giornaliero.
mancano 2 minuti allo scaricamento del computer e sto caricando l'i-pod... non c'è via di scampo. devo concludere il mio racconto. Buonanotte
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