mercoledì, giugno 30, 2004
QUELLE COSE STRANE. Ma quando succedono sembrano così normali… Ieri stavo alla fermata degli autobus di largo Argentina, davanti al tavolo di raccolta firme per il referendum e stavo chiacchierando con Antonello e Michele. Ad un certo punto sento una voce che mi chiama:”Gaia? Ma sei tu?” Era Viola, una mia compagna di università di Milano, con la quale ho passato i primi due anni a studiare e poi lei è partita per l’Erasmus e quando è tornata non avevamo più gli stessi esami e non frequentavamo quasi più le stesse lezioni e studiare insieme non era più praticabile, anche se continuavamo a vederci ogni tanto la sera. Alta, bionda con i capelli lunghi, due occhi enormi azzurri, e uno spiccato accento toscano. Ora vive e lavora a Roma. La sensazione è stata strana, perché le parlavo come se non fossero passati 3 anni dall’ultima volta che ci siamo viste. Lei mi fissava, incredula, come se fossi stata una visione e parlava con Antonello della Fiorentina che è tornata in A. Ci siamo scambiate i numeri di telefono e poi è svanita, mi sono girata ed era scomparsa, come in un sogno... o un segno.
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