giovedì, aprile 22, 2004
SCADENZE. Da esattamente 5 mesi non vedo mio padre. Non è che viviamo all’altro capo del mondo, solo che non c’è mai stata occasione di incontrarsi. Le telefonate sono spesso formali e una la fotocopia dell’altra e spesso, quando sono io a chiamarlo, è perché ho bisogno di qualcosa, o perché ho trovato qualche bando regionale che potrebbe salvargli l’azienda. Ora, mi è scaduta la carta d’identità e io dovrei andare a Vicenza, dove sono residente, a casa di mio padre, dove però da ormai parecchio tempo non metto più piede. Per un certo periodo sono stata quasi bandita, per cui se per caso passavo con la macchina lì sotto, mio padre mi diceva che sarebbe sceso a prendere un aperitivo, che era meglio vedersi giù. Poi c’è stato il perdono e sono stata riabilitata e ora, previo avviso, sono di nuovo ammessa. Quindi, tornando al mio problema, mi è scaduta la carta d’identità e le soluzioni potrebbero essere svariate. Andare a Vicenza e rifarla, per cui dovrei chiedere a mio padre di alloggiare da lui – loro – perché l’anagrafe è aperta solo la mattina (la vedo ardua); cambiare residenza a casa di mia madre a Verona (più facile: da prendere in considerazione); andare al Comune di Roma e chiedere il nullaosta per fare il documento qui (mi serve qualcuno da corrompere perché i nullaosta li danno solo per casi gravissimi); cambiare residenza a Roma (dovrei poi affrontare una spesa quasi raddoppiata per l’assicuazione della macchiNa: mmm, no!). Altre soluzioni non ne ho, comunque ognuna mi sembra complicata… Credo che la cosa più semplice sia andare in Questura e farmi rifare il passaporto e rinunciare alla carta d’identità.
Comments:
Posta un commento