martedì, aprile 13, 2004
MOAK RUE… Avevo qualche dubbio, ma non ne ero ancora convinta. Pensavo che qualche briciolo di razionalità, di strategia, di politichese ci fosse. E invece no, probabilmente mi sono sbagliata. Il Saibaba radicale italiano è tra noi ed è pure legittimato dalla tv pubblica e privata, dai politici di professione e da quelli di convenienza, dalla classe dei giornalisti-intellettuali, dagli adepti più stretti e dal popolino. “Gesù è risorto!”. Così Costanzo ha fatto il botto ed è riuscito ad incassare uno share da far rabbrividire Bonolis e la sua “Domenica In”. Perché è questo l’unico scopo: plagiare la tv tutta per riuscire ad educare gli spettatori a programmi alla De Filippi: “Piange? Grandioso, questo mi farà alzare gli ascolti”. La tv da Soap Opera: Ridge e Brook come Costantino e Alessandra… ma non adiamo nel banale e nel retorico, o per lo meno non troppo. Qui c’è un uomo che ha rischiato la vita! Un uomo che per la vita del diritto è disposto a dare la propria esistenza, con l’arma della nonviolenza! Qui c’è un uomo che ha salvato milioni di vite sulle montagne del Vietnam, o che per lo meno ci prova! C’è un uomo che vestito di nero, con un colletto bianco e con l’aria da santone, è arrivato piangendo da Costanzo ad urlare in lingua Degar che Gesù è risorto! Non so come spiegare quello che ho visto, ma ho rabbrividito. Cosa può fare un uomo? Fino a che punto può arrivare la propria convinzione di se stessi? Ma secondo voi, pure Gesù Cristo era così invasato?
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