lunedì, aprile 05, 2004
ESPERANTO. Da questa mattina il secondo piano e mezzo del partito radicale è invaso di gentil donzelle dai 18 ai 26 anni. La cosa inquietante è che lavorano tutte per l’Era (l’associazione degli esperantisti). Certo, un po’ strane lo devono essere, perché dall’altra parte della porta si sentono dei canti che sono un incrocio tra i film degli anni ’50 sulle suore in missione che felici del loro stato cantano al Signore la loro gioia, e una geisha che fa uno spettacolo per gli ospiti, tutta pitatta di bianco in faccia, le stecchete tra i capelli e il chimono. Ora ho capito: ho chiesto cos’è questa musica e mi hanno risposto che stanno riversando in digitale un canto in esperanto. Hanno abbassato il volume!
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