mercoledì, marzo 17, 2004
Mi invade un senso di vuoto. Mi sento una bolla, come la bolla democratica di Bush, apparentemente piena di cose, ma in realtà solo la manifestazione di una bellissima facciata, ma vuota dentro. Le cose mi scivolano di mano, tanto che non riesco nemmeno a capire se mi sta venendo l'influenza o se semplicemente comincia l'allergia primaverile. Fatto sta che non respiro, che ho il naso chiuso e gli occhi gonfi. Che non ho assolutamente voglia di lavorare e che non riesco a trovare stimoli da nessuna parte, anzi, solo elementi di sconforto. Chi ha un lavoro da offrirmi si faccia avanti, sono a disposizione. Chi ha un'aspirina senza acido acitil salicilico pure, visto che ora quasi tutto si deve acquistare con ricetta, se non le uniche cose che non posso prendere, quelle a base di questo acido maledetto. Vorrei riuscire a ritrovare quello spirito e quella passione che mi hanno spinto a sbarcare a Roma, come un'aliena, a cercare di adattarmi in questo mondo fuori dal mondo, in cui le persone si comportano come se ci fosse ancora Giulio Cesare. L'unica differenza è lo smog e la concentrazione di macchine che permette ai romani di prendersela con qualcuno e giustificare la prepotenza e la malignità che c'è in ognuno. Perché non si può pensare che forse nelle persone c'è qualcosa di buono e non solo la spinta a voler far fuori l'altro e dimostrare di riuscire a fare cose più belle, senza esserne capaci?! E' un mondo difficile… ed è meglio che mi fermi qui!
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