giovedì, dicembre 18, 2003
Il Natale: il peggio di ognuno. Siamo diventati in pochi e oramai siamo come una famiglia. Forse è un po’ presto per dirlo, ma io per adesso li sento così. Sono Daniele, Marco, Adriano, Margherita e Michele. Ognuno ha una storia, ognuno un dilemma, ognuno è pronto a criticare l'altro e mettersi sul piedistallo per puntare il dito contro la pagliuzza, senza appositamente vedere la propria trave. Ma il bello di tutto ciò, di questo rapporto tra tutti noi, è che non c'è bisogno di fare mea culpa, perché sarebbe come sprecare parole.
Per esempio Daniele (il Tarta). Cerca moglie, da ormai qualche mese si vuole sposare e vuole avere un figlio. Non riesce ad ammettere a sé stesso che in realtà queste parole che continua a ripetere servono solo a convincere sé stesso. Non vede quanto già appartiene ad una persona e quanta paura ha di tutto ciò, perché ciò che sta vivendo è talmente prezioso che non lo vuole mettere in gioco, non vuole porre condizioni ed ammettere che la moglie l'ha già trovata.
Adriano, un eterno bambino, che viene giustificato in tutto quello che fa, perché gli vogliamo bene ed in realtà questa è la cosa peggiore, perché non crescerà mai veramente e continuerà a rifugiarsi in storie impossibili che lo fanno solamente sentire più forte e con la situazione sotto controllo. Accetta la condizione di amante platonico e ha gli occhi che brillano quando solo pronuncia il nome il nome di Marco.
Già, Marco, Ciccio! Adriano gli ha sconvolto la vita e ha deciso di diventare un ragazzo serio, perché se così non fosse rischierebbe di cadere a ciò che l'istinto gli consiglia. Fa conoscere la sua ragazza, la tira a lucido perché tutti possano dire che è meglio di Adriano e che fa bene a stare con lei.
Io e Michele, con i nostri problemi, le nostre gioie e la nostra vita, ma con un occhio attento, a voler loro del bene, ad essere presenti quando possibile, ma in realtà ad usarli, come se fossero la nostra famiglia, e noi la loro.
Margherita in realtà è la mamma di tutti noi, quella che veramente porge la spalla a tutti, per lo meno con me, ma sicuramente come anche per Michele.
Sembra un presepe, nel quale ci siamo tutti: Michele S. Giuseppe, io la madonna, Adriano Gesù bambino e Ciccio e Tarta il bue e l'asinello. Margherita è la stella cometa.
Bah, che banalità. Ora basta, il Natale (come dice qualcuno) fa solo uscire il peggio dalle persone.
Per esempio Daniele (il Tarta). Cerca moglie, da ormai qualche mese si vuole sposare e vuole avere un figlio. Non riesce ad ammettere a sé stesso che in realtà queste parole che continua a ripetere servono solo a convincere sé stesso. Non vede quanto già appartiene ad una persona e quanta paura ha di tutto ciò, perché ciò che sta vivendo è talmente prezioso che non lo vuole mettere in gioco, non vuole porre condizioni ed ammettere che la moglie l'ha già trovata.
Adriano, un eterno bambino, che viene giustificato in tutto quello che fa, perché gli vogliamo bene ed in realtà questa è la cosa peggiore, perché non crescerà mai veramente e continuerà a rifugiarsi in storie impossibili che lo fanno solamente sentire più forte e con la situazione sotto controllo. Accetta la condizione di amante platonico e ha gli occhi che brillano quando solo pronuncia il nome il nome di Marco.
Già, Marco, Ciccio! Adriano gli ha sconvolto la vita e ha deciso di diventare un ragazzo serio, perché se così non fosse rischierebbe di cadere a ciò che l'istinto gli consiglia. Fa conoscere la sua ragazza, la tira a lucido perché tutti possano dire che è meglio di Adriano e che fa bene a stare con lei.
Io e Michele, con i nostri problemi, le nostre gioie e la nostra vita, ma con un occhio attento, a voler loro del bene, ad essere presenti quando possibile, ma in realtà ad usarli, come se fossero la nostra famiglia, e noi la loro.
Margherita in realtà è la mamma di tutti noi, quella che veramente porge la spalla a tutti, per lo meno con me, ma sicuramente come anche per Michele.
Sembra un presepe, nel quale ci siamo tutti: Michele S. Giuseppe, io la madonna, Adriano Gesù bambino e Ciccio e Tarta il bue e l'asinello. Margherita è la stella cometa.
Bah, che banalità. Ora basta, il Natale (come dice qualcuno) fa solo uscire il peggio dalle persone.
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