lunedì, novembre 17, 2003
L'arte di arrangiarsi. Sabato mattina Roberta è andata a casa di Michele a prendersi le sue cose e michele è rimasto con 2 stanze vuote! Quindi sabato e domenica ci siamo fatti una via crucis per tutti i rigattieri e negozi di arredamento di roma. Abbiamo cominciato da campo de' fiori, via dei cappellari, siamo entrati in tutti i garages aperti che vendono mobili dimessi o restaurati. Una goduria passare in rassegna con colpi d'occhio super veloci e individuare IL PEZZO giusto. Peccato che i prezzi andassero dalle 600 alle 1200 euro. Niente da fare. Siamo passati in un posto che non mi ricorso come si chiama ma che è molto famoso a roma, uno che ha anche il teatro e il baretto e che vende cose raccattate da ognidove. Niente, non ci convinceva, tutta roba anni 50, tirata fuori dalle cantine o dagli appartamenti svuotati di vecchie signore.
Alla fine siamo arrivati vicino al pallaro, dove c'è un negozio delizioso, ma caro impestato, dove però abbiamo preso un mobiletto verde decapato con i cassettini per il bagno.
Sconsolati dalla maratona del giorno prima, domenica abbiamo deciso di andare a porta portese, dove già siamo clienti fissi e in effetti abbiamo fatto centro: mobile in rovere con ante scorrevole dipinto di giallo e verde: 150 euro. A fianco un amico del venditore, napoletano che per 100 euro lo svernicia, mette le mensole e ci dà pure una passata di cera. Grandioso. Più in giù un vecchiette tutto solo che stava smontando e caricando la roba su una opel astra famigliare, non avrei mai immaginato che quella macchina potesse trasportare così tanta roba. Tutta sola in un angolo una scrivania in faggio, quasi intatta. Probabilmente tutti i pezzi non sono originali, ma assomiglia tanto a una vecchia scrivania che franco mi aveva regalato da bambina, solo in piccolo. Ha 5 cassetti e i pomelli sono uno diverso dall'altro. Prezzo: 220 euro. Con 470 euro abbiamo risolto e ora potremmo chiamare D per fare un servizio fotografico su come fare una casa acquistando i mobili a porta portese e fare la propria sporca figura.
Gli acquisti: armadio 230 euro, cassapanca 130, mobile con ripiani 250 compresa la sverniciatura e il restauro, scrivania 220. totale 830 euro, quanto un armadio unico in un negozio! Si fa quel che si può, l'arte di arrangiarsi, o meglio, s'ha da campà! Ma è divertente… altro che Ikea.
Alla fine siamo arrivati vicino al pallaro, dove c'è un negozio delizioso, ma caro impestato, dove però abbiamo preso un mobiletto verde decapato con i cassettini per il bagno.
Sconsolati dalla maratona del giorno prima, domenica abbiamo deciso di andare a porta portese, dove già siamo clienti fissi e in effetti abbiamo fatto centro: mobile in rovere con ante scorrevole dipinto di giallo e verde: 150 euro. A fianco un amico del venditore, napoletano che per 100 euro lo svernicia, mette le mensole e ci dà pure una passata di cera. Grandioso. Più in giù un vecchiette tutto solo che stava smontando e caricando la roba su una opel astra famigliare, non avrei mai immaginato che quella macchina potesse trasportare così tanta roba. Tutta sola in un angolo una scrivania in faggio, quasi intatta. Probabilmente tutti i pezzi non sono originali, ma assomiglia tanto a una vecchia scrivania che franco mi aveva regalato da bambina, solo in piccolo. Ha 5 cassetti e i pomelli sono uno diverso dall'altro. Prezzo: 220 euro. Con 470 euro abbiamo risolto e ora potremmo chiamare D per fare un servizio fotografico su come fare una casa acquistando i mobili a porta portese e fare la propria sporca figura.
Gli acquisti: armadio 230 euro, cassapanca 130, mobile con ripiani 250 compresa la sverniciatura e il restauro, scrivania 220. totale 830 euro, quanto un armadio unico in un negozio! Si fa quel che si può, l'arte di arrangiarsi, o meglio, s'ha da campà! Ma è divertente… altro che Ikea.
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