mercoledì, ottobre 29, 2003
Sottoposto a pressione ingente, morì. Un uomo vero si riconosce quando è sotto pressione. E c’è chi si sente estremamente grande e forte nei confronti del mondo, magari per il semplice fatto che non è mai stato messo alla prova e si è sempre mascherato dietro a qualcuno. Ogni riferimento non è puramente casuale.
Conosco una persona che, secondo me, si è esposta molto e che continua a farlo. Fa ciò che gli piace fare, ma gioca sempre a proprio favore… si limita a stare sul bordo della sponda a guardare i cadaveri passare. Sembra che il mondo si agiti, mentre lui sta fermo e aspetta, osservando che qualcuno faccia la prima mossa sbagliata, e si prepara a saltare sulla preda, come un leone, con calma, ruggendo verso le carogne che si aggirano, parassiti.
E’ quasi un anno ormai che sto qua e le cose non cambiano, rimangono sempre uguali, statiche, senza spirito. Ognuno fa quello che deve fare, niente di più e niente di meno, nascondendosi alla burocrazia, talmente bene che non hanno ancora capito che ne sono stati totalmente inghiottiti e non la vedono, ormai è parte di loro.
Stanno divampando incendi sotto il fondoschiena di molte persone, ma non fanno niente per cambiare la situazione, si limitano a non dire, a non guardare, a non capire, ricorrendo al vittimismo sacrificante.
Io non sono da meno, perché statica accetto la situazione e non faccio nulla per cambiarla. Sono anche io parte di questo sistema logorante, talmente logorante che ormai vedo i pezzi di me che cadono a terra mentre cammino.
Conosco una persona che, secondo me, si è esposta molto e che continua a farlo. Fa ciò che gli piace fare, ma gioca sempre a proprio favore… si limita a stare sul bordo della sponda a guardare i cadaveri passare. Sembra che il mondo si agiti, mentre lui sta fermo e aspetta, osservando che qualcuno faccia la prima mossa sbagliata, e si prepara a saltare sulla preda, come un leone, con calma, ruggendo verso le carogne che si aggirano, parassiti.
E’ quasi un anno ormai che sto qua e le cose non cambiano, rimangono sempre uguali, statiche, senza spirito. Ognuno fa quello che deve fare, niente di più e niente di meno, nascondendosi alla burocrazia, talmente bene che non hanno ancora capito che ne sono stati totalmente inghiottiti e non la vedono, ormai è parte di loro.
Stanno divampando incendi sotto il fondoschiena di molte persone, ma non fanno niente per cambiare la situazione, si limitano a non dire, a non guardare, a non capire, ricorrendo al vittimismo sacrificante.
Io non sono da meno, perché statica accetto la situazione e non faccio nulla per cambiarla. Sono anche io parte di questo sistema logorante, talmente logorante che ormai vedo i pezzi di me che cadono a terra mentre cammino.
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