mercoledì, agosto 13, 2003
Paranoie estive da testa vuota. Sono tornata al lavoro, dopo due settimane di vacanze. Sono letteralmente volate, mi sembra di non essere mai partita. La cosa che mi fa accorgere che siamo in periodo di ferie è il deserto che regna qui al partito. Pure mihai oggi non è venuto, il che è tutto dire. Le persone che sono presenti si contano sulle dita d due mani. Non ho molto da fare e non ho nemmeno voglia di inventarmi qualcosa. In realtà ci sarebbero un sacco di cose arretrate, dai giorni di assenza e pure da un sacco di tempo, ma non sono urgenti, quindi lascerò passare ancora un po’ di giorni, prima devo rientrare con la testa in questo posto.
Tra i radicali le cose non sono cambiate molto: in vista per il 15 agosto c'è la solita manifestazione a San Pietro "No Taliban No Vatican", ma non molto di più, i reduci sembra che stiano aspettando questo scoglio per poter poi partire. Dopo il 15 credo che sarà veramente il deserto qui dentro.
Ieri mi sono iscritta in una palestra per un mese, c'è anche la piscina. Mi mettono un po’ di soggezione questi posti di incontro umano dove si pratica dello sport artificiale. Mi è sempre sembrato un po’ stupido simulare una corsa o una camminata o vedere persone che si mettono alla prova su quanto peso riescono a sollevare. Boh. Comunque penso che per questo inverno cercherò di organizzarmi per ricominciare a fare un po’ di movimento. Mi piacerebbe ricominciare a giocare a golf, ma a parte il tempo, lo stipendio non mi sembra abbastanza sufficiente. Magari mi butterò in qualche arte marziale.
…e mi ritorna in mente, in questo momento di apatia lavorativa. Quell'otto maggio, in cui mi sono trovata per la prima volta veramente sola. Mi sembra sia passato un secolo, ma ancora vedo ben chiara la strada, il deserto delle macchine, i singhiozzi. Ho preso freneticamente il telefono in mano per chiamare tutti i numeri della rubrica, compresa mia madre, che sarebbe dovuta essere l'ultima a dover sentirmi in quelle condizioni, a 600 km di distanza, ed è stata anche l'unica a prendere la macchina e farmi sentire quanto lei è importante per me e quanto in fondo avessi fatto bene a chiamarla. Non ce l'avrei mai fatta a svuotare quella casa da sola, a prendere il gatto e dire addio a tutto, andare in ospedale e rendermi conto che questa volta avevo qualcosa di grave.
Lui non c'era, anche se l'ho chiamato, per un semplice rifugio per quella notte. Ma forse è meglio così, forse adesso la situazione sarebbe ancora più grave, magari, per un semplice gesto di amicizia nei miei confronti o per rabbia per il fatto che in un dato momento non ho scelto la cosa giusta. Un po’ però se ci penso mi avrebbe fatto piacere, ma sono solo stupidaggini irrazionali. Mi rendo conto che quel momento di confine nella mia vita, quel fatidico otto maggio, per gli altri era solo un giorno come un altro. Floriana ha vinto la terza edizione del GF! Come ha scritto qualcuno nel proprio blog. Storie che nascono o che muoiono, o che proseguono, incoscienti di ciò che succede nelle piccole vite di tutti, nella mia.
Mi sembra impossibile adesso poter parlare e scrivere e pensare come sto facendo, come se veramente avessi voltato pagina. A volte è così, mi sembra veramente di esserci riuscita. Altre volte non lo so, sospiro e spero, questa cosa non mi ha mai abbandonata, la fiducia, la volontà di cambiare le cose e superarle, la voglia di normalità e di sorridere.
Tra i radicali le cose non sono cambiate molto: in vista per il 15 agosto c'è la solita manifestazione a San Pietro "No Taliban No Vatican", ma non molto di più, i reduci sembra che stiano aspettando questo scoglio per poter poi partire. Dopo il 15 credo che sarà veramente il deserto qui dentro.
Ieri mi sono iscritta in una palestra per un mese, c'è anche la piscina. Mi mettono un po’ di soggezione questi posti di incontro umano dove si pratica dello sport artificiale. Mi è sempre sembrato un po’ stupido simulare una corsa o una camminata o vedere persone che si mettono alla prova su quanto peso riescono a sollevare. Boh. Comunque penso che per questo inverno cercherò di organizzarmi per ricominciare a fare un po’ di movimento. Mi piacerebbe ricominciare a giocare a golf, ma a parte il tempo, lo stipendio non mi sembra abbastanza sufficiente. Magari mi butterò in qualche arte marziale.
…e mi ritorna in mente, in questo momento di apatia lavorativa. Quell'otto maggio, in cui mi sono trovata per la prima volta veramente sola. Mi sembra sia passato un secolo, ma ancora vedo ben chiara la strada, il deserto delle macchine, i singhiozzi. Ho preso freneticamente il telefono in mano per chiamare tutti i numeri della rubrica, compresa mia madre, che sarebbe dovuta essere l'ultima a dover sentirmi in quelle condizioni, a 600 km di distanza, ed è stata anche l'unica a prendere la macchina e farmi sentire quanto lei è importante per me e quanto in fondo avessi fatto bene a chiamarla. Non ce l'avrei mai fatta a svuotare quella casa da sola, a prendere il gatto e dire addio a tutto, andare in ospedale e rendermi conto che questa volta avevo qualcosa di grave.
Lui non c'era, anche se l'ho chiamato, per un semplice rifugio per quella notte. Ma forse è meglio così, forse adesso la situazione sarebbe ancora più grave, magari, per un semplice gesto di amicizia nei miei confronti o per rabbia per il fatto che in un dato momento non ho scelto la cosa giusta. Un po’ però se ci penso mi avrebbe fatto piacere, ma sono solo stupidaggini irrazionali. Mi rendo conto che quel momento di confine nella mia vita, quel fatidico otto maggio, per gli altri era solo un giorno come un altro. Floriana ha vinto la terza edizione del GF! Come ha scritto qualcuno nel proprio blog. Storie che nascono o che muoiono, o che proseguono, incoscienti di ciò che succede nelle piccole vite di tutti, nella mia.
Mi sembra impossibile adesso poter parlare e scrivere e pensare come sto facendo, come se veramente avessi voltato pagina. A volte è così, mi sembra veramente di esserci riuscita. Altre volte non lo so, sospiro e spero, questa cosa non mi ha mai abbandonata, la fiducia, la volontà di cambiare le cose e superarle, la voglia di normalità e di sorridere.
Comments:
Posta un commento