lunedì, agosto 11, 2003
Lunedi' di partenze, lunedi' di rientro. Roma e' deserta, sembra di essere costantemente alle 7 di mattina, solo che fa piu' caldo. Ieri sera siamo tornati, dopo una vacanza di 13 giorni 13, attesa da piu' di un anno, nella Las Vegas di Spagna, come l'hanno definita i miei compagni di viaggio. Le previsioni del pre-partenza si sono avverate: Clara ha conquistato il Tartalla - cosiddetto per l'occasione spagnola, ma si pronuncia Tartaglia - Adriano ha platonicamente conquistato il rude Marco Ciccio, che nella vacanza si E' allegramente dimenato tra biscotti, mini-magnum, stupefacenti e il dubbio se una vacanza con un gay potesse rovinargli la reputazione e la curiosita' verso il personaggio Adriano. Adriano, dall'altra parte, giocava molto bene il ruolo della fidanzata e la coppia era diventata ormai inseparabile.
Come ha detto bene il Tartalla, la protagonista di tutta la vacanza E' stata la tavola, imbandita di tutte le cose piu' sfiziose dalle 12.00 a notte inoltrata. Era il luogo di tutti, dove si facevano confessioni velate da strati di risate, dove si scambiavano sguardi che significavano molto piu' di tante parole, tanti piccoli litigi che potevano nascere durante il giorno. C'era sempre qualcosa per tutti, un "piatto preferito", un pensiero per ognuno e i miei ospiti mi hanno proprio reso onore, macinando 130 euro di spesa al giorno. Hanno tutti preso lezioni di bonne-tone, da Michele (il primo a dover imparare e di progressi ne ha fatti molti) all'insospettabile Adriano, che si E' scoperto comportarsi a tavola peggio di un uomo di fatica.
Erano tutti nostri figli, ci chiamavano mamma e papa' , mi hanno definito la sorella maggiore, anche se sono molto piu' giovane ed effettivamente mi e' piaciuto prendermi cura di tutti, coccolarli, farli sentire a casa e viziati, come ho fatto con me stessa, nella liberta' della vacanza, perche' eravamo tutti belli.
L'altro fulcro era il talamo - almeno lo era per me - un cuscino da sdraio usato come poggiatesta messo orizzontalmente e sul quale venivano stesi in perpendicolare due ampi asciugamani bianchi e altri cuscini, adagiato sul bordo della piscina. Oltre ad essere il posto dove prendevo il sole, era anche i punto di incontro della sera, del tramonto, della birretta in piscina, della chiacchiera confidenziale, spesso col Tarta, che dava le sue massime sulla vacanza, da poeta di strada.
Ci sono tante altre cose, giornate, frasi, momenti, ma per adesso ci sono le sensazioni. Di Michele non voglio parlare, almeno per adesso. Dovrei riempire 8 blog per descrivere cio' che provo e voglio mantenerne ancora il gusto, non E' passato. E poi sarebbe come descrivere un'altra vacanza.
Come ha detto bene il Tartalla, la protagonista di tutta la vacanza E' stata la tavola, imbandita di tutte le cose piu' sfiziose dalle 12.00 a notte inoltrata. Era il luogo di tutti, dove si facevano confessioni velate da strati di risate, dove si scambiavano sguardi che significavano molto piu' di tante parole, tanti piccoli litigi che potevano nascere durante il giorno. C'era sempre qualcosa per tutti, un "piatto preferito", un pensiero per ognuno e i miei ospiti mi hanno proprio reso onore, macinando 130 euro di spesa al giorno. Hanno tutti preso lezioni di bonne-tone, da Michele (il primo a dover imparare e di progressi ne ha fatti molti) all'insospettabile Adriano, che si E' scoperto comportarsi a tavola peggio di un uomo di fatica.
Erano tutti nostri figli, ci chiamavano mamma e papa' , mi hanno definito la sorella maggiore, anche se sono molto piu' giovane ed effettivamente mi e' piaciuto prendermi cura di tutti, coccolarli, farli sentire a casa e viziati, come ho fatto con me stessa, nella liberta' della vacanza, perche' eravamo tutti belli.
L'altro fulcro era il talamo - almeno lo era per me - un cuscino da sdraio usato come poggiatesta messo orizzontalmente e sul quale venivano stesi in perpendicolare due ampi asciugamani bianchi e altri cuscini, adagiato sul bordo della piscina. Oltre ad essere il posto dove prendevo il sole, era anche i punto di incontro della sera, del tramonto, della birretta in piscina, della chiacchiera confidenziale, spesso col Tarta, che dava le sue massime sulla vacanza, da poeta di strada.
Ci sono tante altre cose, giornate, frasi, momenti, ma per adesso ci sono le sensazioni. Di Michele non voglio parlare, almeno per adesso. Dovrei riempire 8 blog per descrivere cio' che provo e voglio mantenerne ancora il gusto, non E' passato. E poi sarebbe come descrivere un'altra vacanza.
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