sabato, agosto 30, 2003
Come si fa a spiegare un concetto che non ha parole? Che non è spiegabile. Come si fa a rendere concreto qualcosa che si può solo sentire. Il passato di ognuno è una carta fondamentale per riuscire a capire il caleidoscopio, il perché ad ogni minimo movimento la forma cambia e ti sembra che sia simile a quella precedente, a volte uguale, a volte totalmente diversa, ma cambia sempre, anche per un solo piccolo millimetro di movimento. Così è. Le cose non si ripetono, cambiano nel fluire del tempo, nella crescita di ciò che circonda, nei millimetri che sembrano non contare. E poi ti guardi indietro e scopri che i vari millimetri hanno formato chilometri e ti accorgi che sei tu ad essere cresciuto. Le paure rimangono, soprattutto se ancora non ti sei voltato per osservare e capire quanta strada hai già fatto, perché sai che ne devi fare ancora tanta e non vuoi perdere tempo nel guardare indietro. Forse fa anche un po’ male e la mente non è spesso abbastanza lucida per permettere di razionalizzare il percorso. La cosa di cui sono certa è che il diagramma è sempre in salita, con picchi verso l'alto o verso il basso, ma sempre in salita, come un investimento su un fondo azionario a lungo termine. Ci sono cose che sembrano ripetersi, ma è così se ci si limita a guardare la superficie, se non si guarda anche tutto il resto, perché forse non lo si conosce e si fa fatica quindi solo ad intuirlo. Non è facile spiegare ciò che non ha parole.
Comments:
Posta un commento