lunedì, luglio 14, 2003
È strano come con uno sguardo le cose possano cambiare. È una questione di un attimo, si tratta di decidere in una frazione di secondo se accettare o meno di con-dividere quello sguardo e le sensazioni che ne sono comprese. Capire tutto in un secondo, è come decidere che dal quel momento in poi la propria vita prende un'altra strada, tutto in così poco tempo. Un mondo che era solo percepibile si apre ed è come entrare nel Paese di Alice. Lasciare tutto dietro, o meglio, non avere voglia di guardare al mondo degli stereotipi, delle "cose giuste e buone", della borghesia fittizia ed effimera. Pura vita! Ma qual è la realtà? E se fosse che nessuno ha il coraggio di vivere nel Paese di Alice e il resto fosse la scenografia? Spogliarsi delle proprie apparenze, delle proprie paure. Aprire le orecchie disposti ad ascoltare gli altri e i timori e il coraggio degli altri, facendoli propri. Vivere in una "comune" per vincere la paura della socievolezza, del "farsi sempre e comunque i cazzi propri", del dover essere, del dover dire, o non dire. Un sorriso della mattina: "bellina"…
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